Premessa
Credo che chi per professione opera in biblioteca venga a trovarsi prima o poi nella situazione di essere punto di riferimento e assistenza per la ricerca di informazioni di tipo storico. Pertanto, un operatore di biblioteca, in questa sua veste di “consulente storico” , è bene che sia consapevole:
1. del fatto che egli si assume una responsabilità che è insieme culturale ed etica nel momento in cui orienta la formazione delle conoscenze storiche del suo pubblico;
2. della necessità di distinguere bene tra storia e memoria, per non confondere e non far confondere l’una con l’altra (es.: le memorie dei deportati italiani, la questione dei gas in Etiopia: Montanelli-Del Boca);
3. degli elementi essenziali della metodologia della ricerca storica, conosca cioè in sintesi i processi di formazione della conoscenza storica: tipologie di fonti e risorse, produttori di esse, strumenti e luoghi della ricerca storica.
Questo perché anche gli operatori di biblioteca partecipano in misura significativa alla formazione della conoscenza storica del cittadino, e quindi della coscienza storica dell’opinione pubblica e di quello che è stato chiamato l’ ”uso pubblico” della storia in generale e della storia contemporanea in particolare, alla quale qui si fa soprattutto riferimento, specie in fase di esemplificazione delle risorse disponibili sul web.