Corso Information literacy e storia

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Serge Noiret si occupa invece dei siti di storia contemporanea prodotti da associazioni, centri e istituzioni  non accademici. Noiret evidenzia che:

• la principale difficoltà per chi voglia servirsene  è costituita proprio dalla mancanza di un repertorio affidabile degli stessi, a parte alcune iniziative di cui egli stesso è protagonista, come  il Best of Italian History Index (http://vlib.iue.it/hist-italy/best.html , di cui si parla anche in questo e-book), o il Virtual Reference Desk delle Biblioteche della Regione Toscana (http://www.cultura.toscana.it/biblioteche/servizi_web/vrd/index.shtml  );
• i contenuti sono costituiti soprattutto da informazioni sulle attività di queste stesse associazioni, che al contempo però non forniscono quasi nulla in versione digitale dei loro patrimoni scientifici di vario genere, ad eccezione di alcune, come:

- la SISSCO (Società Italiana per lo studio della storia contemporanea: http://www.sissco.it),

- l’Istituto di Storia Contemporanea di Modena ( www.istitutostorico.com ),

- la Domus Mazziniana (http://www.domusmazziniana.it/base/inde.htm ) ,

- il Centro Studi Piero Gobetti (www.erasmo.it/centrogobetti/default.html), 

- La storia: Consorzio italiano per le discipline storiche online (http://lastoria.unipv.it/ ), il cui motore di ricerca LASE fornisce oggi interessanti risultati ad esempio nel reperimento di articoli pubblicati online,

- l’Istituto per la storia del Risorgimento (www.risorgimento.it); in parte fanno anche eccezione, di recente,

- la Fondazione Istituto Gramsci (www.gramsci.it),

- la Fondazione Giangiacomo Feltrinelli (www.feltrinelli.it/Fondazione/index.htm)  ;

• la “messa in Rete” di materiali di interesse scientifico avviene più che altro adopera delle biblioteche, come nel caso del Repertorio nazionale del digitale della BDI-Biblioteca Digitale Italiana (http://www.iccu.sbn.it/genera.jsp?s=74 ) 
• l’affidabilità e autorevolezza dei contenuti non è sempre garantita dal nome dell’istituzione, poiché spesso chi gestisce il sito non appartiene all’associazione o è estraneo alle problematiche della storia contemporanea;
• i documenti multimediali hanno ben poco peso nelle architetture di questi siti, fatta eccezione per il MUVI, Museo Virtuale della Lombardia (www.url.it/muvi/index.htm).  

  Tra i siti delle associazioni non istituzionalmente accademiche mi piace segnalare quello della Associazione "Clio'92", "Associazione di insegnanti e ricercatori sulla didattica della storia" (  http://www.clio92.it/ ), che si concentra appunto sulla didattica, fornendo strumenti e linee guida per la didattica della storia, e  che sta costruendo una sezione del sito dedicata alla "storia digitale" in cui vengono censite e recensite proprio le risorse on line per la ricerca storica.