Corso Information literacy e storia

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La storia della radio (  http://www.far.unito.it/storiaradio/storia_radio_file/frame.htm) , della radio in Italia ( http://www.radio.rai.it/storiadellaradio/) , i palinsesti e le riproduzioni audio dei programmi radiofonici degli Enti che gestivano le trasmissioni in Italia (bibliografia su http://web.archive.org/web/20041205223952/http://culturitalia.uibk.ac.at/GMERZ/CIV/media.htm) e Germania durante i regimi fascista e nazista costituiscono una fonte primaria per lo studio dei messaggi e dei valori che attraverso di essi sono stati veicolati da questi regimi al pubblico degli ascoltatori ( puoi ascoltare molti audio storici estremamente interessanti su  http://www.teche.rai.it/ e http://www.radio1000voci.org/) .

Conoscere un fucile modello'91 ( puoi vederlo al sito http://www.il91.it/), utilizzato dai fanti italiani durante la Grande Guerra ma ancora in dotazione spesso ai soldati italiani durante la Seconda Guerra Mondiale, per poterlo magari in seguito confrontare con un fucile mitragliatore in uso presso la Wehrmacht, cioè l'esercito tedesco, può dare  una prima idea del diverso livello di sviluppo tecnologico dei due paesi alleati durante il conflitto, e cominciare in parte a spiegare, nel suo piccolo, i fallimenti dell'esercito italiano durante quel conflitto, e la necessità dei continui interventi a sostegno da parte della Germania.

Persino alcuni luoghi possono costituire fonti primarie importanti: visitare le trincee italiane sul Pasubio, camminare sulle sue cime ancora stravolte dai cannoneggiamenti, e rinvenirvi ancora resti umani, di armi, vestiario, munizioni, è esperienza utilissima alla comprensione di quello che significò la guerra in montagna tra il 1915 e il 1918 ( per una visita fotografica delle zone di guerra del Pasubio vai a http://www.grandeguerra.com/html/frame.htm). Esattamente come un sito archeologico romano, magno-greco o etrusco, questi luoghi sono fonti primarie per la comprensione, lo studio e la conoscenza di avvenimenti e insieme mentalità, stati d'animo vissuti da uomini lontani da noi, ma le cui azioni e reazioni hanno fatto la storia: come non comprendere la rabbia dei cosiddetti fanti-contadini, che dopo tanta sofferenza, tornati a casa, invece delle terre promesse dal governo trovarono prima la prepotenza degli agrari e poi le randellate delle prime squadre fasciste?