Corso Information literacy e storia

Fonti primarie e secondarie
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Rho Liceo delle Scienze Sociali

Il futuro ha un cuore antico
 
  
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A questo punto, prima di procedere oltre, è necessario però chiarire che cosa sono esattamente le fonti primarie che Internet può non di rado, come abbiamo appena visto, farci rinvenire e consultare con tanta efficienza. Che cosa quindi si deve intendere per fonti primarie? È importante cercare di darne una definizione rapida ma efficace, anche perchè è su questa tipologia di fonti che si costruisce la conoscenza storica.

In modo molto sintetico, possiamo dire che le fonti primarie sono tutte quelle testimonianze, tutti quei documenti, ufficiali e non, pubblici e privati, di svariato genere, di diversi formato e natura, prodotti contestualmente, contemporaneamente al fenomeno storico oggetto della nostra ricerca.

Essi sono quindi utili, anzi indispensabili alla conoscenza di quel fatto storico, di quel personaggio o di quella situazione,  perchè prodotti direttamente da essi o perchè con essi hanno, direttamente o meno, consapevolmente o meno , una relazione; "documenti" quindi che permettono di spiegare e comprendere, sotto aspetti e da prospettive diversi, l'oggetto del nostro studio.

Le fonti primarie possono essere quindi consistere in

Praticamente tutto: non meravigliamoci; secondo la definizione di Fernand Braudel la storiografia è un "sapere onnivoro" (cit. in Criscione: "Web e storia contemporanea", pag.148), che tutto comprende e nulla esclude di ciò che è umano; una storiografia che altrove definisce addirittura "imperialista" ("Civiltà e imperi del Mediterraneo al tempo di Filippo II": Prefazione alla prima edizione italiana, pag. XXXV; ed. Einaudi, 1976)

Autore: Andrea Marzulli
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