Corso Information literacy e storia

L'informazione disciplinare in Rete
Logo Rebora
LICEO "REBORA"
Rho Liceo delle Scienze Sociali

Il futuro ha un cuore antico
 
 Tempo di internet, tempo di studio, tempo di conoscenza 
 pulsante indietro [X]   pulsante avanti [Z]

Indice

[]

Abbiamo dedicato un po' di tempo alla nostra ricerca tramite internet ottenendo un risultato ottimo dal punto di vista sia dell'efficienza che dell'efficacia, cioè sia della quantità che della qualità. Abbiamo centrato il bersaglio.Siamo soddisfatti, inutile negarlo.

Non corriamo però il rischio, presi dall'entusiasmo per il successo di quest'operazione, di pensare che l'apprendimento della storia si esaurisca in questo: internet ci ha consentito di risparmiare tempo e fatica, siamo freschi come una rosa...pertanto...signori, al lavoro!

La ricerca dello storico non è solo una specie di caccia al tesoro, non si esaurisce nell'aver trovato il documento, in questo caso la nostra enciclica papale: insomma, è arrivato il momento di studiare, di mettersi lì e leggerci con estrema attenzione la nostra "Rerum novarum", nè più e nè meno che se fossimo sui banchi più o meno solenni di una severa e illustre biblioteca: perciò pazienza, silenzio, concentrazione.

Internet ci ha porto su un piatto di argento il documento storico di cui avevamo bisogno, ora tocca a noi interrogarlo per trovarvi quelle informazioni che andranno a costituire parte della nostra conoscenza storica sul fenomeno di cui ci stiamo occupando.

Insomma, diciamolo adesso e non dimentichiamolo mai:internet è uno dei nostri strumenti, per certi aspetti e compiti il più efficace, ma non si sostituisce a noi ( che ci piaccia o meno); e questo lo vedremo ancora meglio più avanti. Aver trovato la "Rerum novarum" non significa già sapere che cosa essa dice e che cosa essa significa.Vogliamo costruire la nostra conoscenza storica o semplicemente collezionare documenti? Vogliamo capire, spiegare,comprendere oppure elencare? Siamo degli storici, non degli antiquari da mercatino della domenica, magari di quelli che ti rifilano anche qualche pezzo "taroccato" .

Nel suo romanzo "Storia dell'assedio di Lisbona" Josè Saramago scrive che nei computer noi tendiamo ad accumulare "qualsiasi tipo di enciclopedia e di dizionari, ed è fatta, evitiamo di avere una memoria personale" ( ed. Bompiani, pag.207): è proprio questo che dobbiamo evitare, anche perchè il computer "pur sapendo tutto, non capisce niente. Dicono." (ibidem).                                                                                                           

E nella stessa opera (pag.151), definisce gli storici "categoria umana che più si avvicina alla divinità nel modo di guardare": definizione allo stesso tempo enigmatica, affascinante  e impegnativa.                                                   

Ma è in questo che sta forse la differenza tra lo storico e il suo computer. Per ora, per sempre ( ? ).

Autore: Andrea Marzulli
Copyright Andrea Marzulli e LIUC 2002-2004
 
 pulsante indietro [X]   pulsante avanti [Z]