Corso Information literacy e storia

Indice

Antonino Criscione, nella primavera 2004, aveva fatto oggetto della sua analisi la presenza nel Web di fascismo e antifascismo, questione dai tanti  e delicati  risvolti in Italia:

1. escludendo programmaticamente i siti politicamente schierati che però esaurivano nella  “propaganda” la loro funzione, e includendoli invece quando comunque utili per le informazioni riportate;
2. notando la netta prevalenza di siti eleborati da associazioni di carattere culturale e politico (ad es. l’ANPI: www.anpi.it; l’Associazione storico-culturale Italia-RSI: http://www.italia-rsi.org/ ),  in confronto a quelli prodotti da individui o istituzioni (http://www.regione.toscana.it/memorie_del_900/eccidi_nazifascisti//index.shtml, della Regione Toscana);
3. distinguendo tra contenuti e forme dei siti stessi.  

I contenuti

Criscione avvertiva che il periodo privilegiato era senz’altro quello degli anni 1943-45, anni evidentemente  cruciali per una parte e per l’altra, a scapito di quelli precedenti e successivi.

Egli inoltre sottolineava che erano presenti:

• “la tendenza in generale a privilegiare un rapporto con il passato centrato sulla dimensione della memoria o sulla sovrapposizione tra storia e memoria con l’assorbimento della prima nella seconda”; 
• in alcuni casi il “tentativo di rendere esplicito il rapporto tra storia e memoria nei suoi aspetti positivi e e nei suoi aspetti problematici” (pagg.236-7), come nel caso di www.storiaememoria.it;
• in altri “la sovrapposizione tra storia  e memoria e la prevalenza di quest’ultima…dati per scontati”, come nel caso di www.decima-mas.net;
• in altri ancora l’attitudine da parte di “chi vuole realizzare un sito…di storia…a privilegiare, tra i vari…significati che l’aggettivo può avere, quello che più lo avvicini alla memoria…alla conferma di identità precostituite” (pag.237), come accade in  www.noielastoria.it ( oggi reperibile solo in http://web.archive.org/web/20040610140605/http://www.noielastoria.it/) ;
• “la tendenza a portare l’attenzione su specifici fatti, persone, luoghi, situazioni costruendo a volte atttorno ad essi l’intera architettura del sito ( come nel caso di Ca’ Malanca.Un museo e un centro residenziale sulla lotta di Liberazione in Emilia-Romagna www.racine.ra.it/camalanca, o di www.memoriedispagna.org sugli antifascisti italiani nella guerra civile spagnola) o dei siti degli Istituti di Storia della Resistenza (www.istoreco.re.it, www.isral.it, www.storia900bivc.it, www.istoreto.it ) , con una sorta di “rivincita del …sulla dimensione propria di internet” (pag.240).