Corso Information literacy e storia

La storia a(l) tempo di internet
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LICEO "REBORA"
Rho Liceo delle Scienze Sociali

Il futuro ha un cuore antico
 
  
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Invece le riviste solo elettroniche propongono per lo più articoli originali, documenti, bibliografie e sitografie, materiali didattici (www.novecento.org/novecento.htm, www.storiaxxisecolo.it, http://fermi.univr.it/iperstoria/mappa.htm ) .

Spagnolo acutamente evidenziava per molti di questi siti l’assenza di dati relativi agli accessi; lì dove  sono invece resi pubblici, essi mettono in mostra lo scarto considerevole tra la loro quantità e quella dichiarata da www.cronologia.it (allora 180.000 al mese! Di questo sito si è  già scritto in questo e-book): come a dire “uno scarto tra uno potenziale domanda molto elevata, come quella che fa capolino su Cronologia, e la capacità dei siti specialistici di catturarla” ( pag. 171). 

Dal punto di vista scientifico e della ricerca, poche riviste elettroniche possono entrare in competizione con quelle cartacee: Cromohs (www.cromohs.unifi.it/ ), Storia e futuro ( http://www.storiaefuturo.com/   ), I viaggi di Erodoto, che oggi non esiste più, per quanto sul sito della casa editrice Bruno Mondadori si trovino comunque materiali storici interessanti, come abbiamo visto in questo e-book quando abbiamo effettuato un caso di ricerca  . 

Importante l’osservazione di Spagnolo relativa all’autoreferenzialità, cioè al fatto che non pochi di questi portali e riviste credano di poter esaurire in Rete la conoscenza della storia. Solo i siti migliori offrono “una pluralità di strumenti di controllo e rimandi per la elaborazione del contesto interpretativo e fattuale, all’interno ed anch eall’esterno della Rete” (pag.178).

Sia nei portali che nelle riviste la dimensione pubblicitario-commerciale ha spesso un peso: leggero nel portale  Storia contemporanea in Rete (http://web.tiscali.it/storia_contemporanea/ )  e in Laboratoire italien (http://www.jus.unitn.it/labo/) e possiamo dire nello stesso sito della Bruno Mondadori; molto pesante altrove, come nel portale Storia in Rete (www.storiainrete.com), che inoltre, a giudizio di Spagnolo, presentava “una palese corrività al cosiddetto revisionismo” (pag.179).

Altro problema emerso nel corso dell’analisi di portali e riviste è quello della mancanza, spesso, della pubblicazione dei responsabili degli uni e delle altre, della presenza invece di link non più operativi , di intere sezioni o di dossier annunciati ma in effetti non elaborati: ciò ch enon accade nella già menzionata Storia e futuro e in Storia in network (www.storiain.net/). 

Autore: Andrea Marzulli
Copyright Andrea Marzulli e LIUC 2002-2004
 
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