Già nella Presentazione ( pag.9), Raimondi evidenzia uno dei problemi emersi dalla ricerca: “la democratizzazione della storia indotta dal moltiplicarsi di siti può assumere connotati insieme positivi e negativi: da una parte un salutare sconfinamento e allargamento extra-accademico della produzione e diffusione del sapere storiografico; dall’altra una dequalificazione al ribasso in cui la storia…può ridursi a un aggregato esibito di narrazioni e materiali assunti acriticamente”.
Nella Introduzione, a pag. 13, si definiscono gli obiettivi della ricerca:
1. “proporre…criteri orientativi per decostruire siti di storia,leggerne criticamente l’impostazione metodologica, i codici comunicativi e i materiali offerti;
2. …offrire una rassegna ragionata…dei siti italiani di storia contemporanea;
3. …trarre dai materiali empirici accumulati… una prima…valutazione dello stato della storia contemporanea italiana in Rete”.
Si chiarisce come e perché si è arrivati alla conclusione di concentrarsi sulla storia contemporanea (“desiderio di fare un’opera utile ad una vasta comunità di specialisti, archivisti, bibliotecari, insegnanti e studenti universitari”; pag. 20), come sono stati individuati i soggetti produttori dei siti (ibidem), come sono stati scelti i temi (pag.21).