Ma, come si diceva prima, non si tratta solo di una guida pratica, chè nella Introduzione e nella Parte Prima del volume (L'informazione pubblica: dalla carta al web) i curatori, Piero Cavaleri e Fernando Venturini, oltre a fornire esempi di cosa debba intendersi per documenti e dati pubblici, espongono anche loro tutta una serie di questioni relative al ruolo che la rete ha e potrebbe avere in questo ambito, al rapporto che con essa hanno instaurato e stanno instaurando le pubbliche amministrazioni. Particolarmente interessanti e condivisibili risultano le osservazioni alle pagg.10 e segg. della Introduzione, quando si segnala il rischio incombente e concreto, allo stato attuale, che la rete venga adoperata dalle pubbliche istituzioni più "come strumento di comunicazione e di promozione...o...di efficienza" che come mezzo per fornire ai cittadini "informazioni corrette, complete, aggiornate, accessibili, sulle decisioni( e sulle intenzioni)" degli enti pubblici (pag.11). E' giustamente necessario, per Cavaleri e Venturini, che "nel rapporto tra pubblica amministrazione e Internet, la cultura della comunicazione e dell'efficienza" sia "bilanciata dalla cultura dell'informazione e della documentazione". In parole povere, e parafrasando ciò che Cavaleri e Venturini scrivono in un altro passaggio, è necessario che il cittadino possa non solo conoscere orari e servizi dell'ente su cui sta cercando informazioni in rete, o riuscire ad ottenere da esso un modulo o un certificato on line, ma soprattutto è importante che al cittadino sia data la possibilità, senza essere uno specialista, di avere accesso in modo comprensibile alle norme ( e quindi ai documenti) che regolano la materia oggetto dei suoi rapporti con quella stessa amministrazione. Anche perchè è sempre ( e non solo in quest'ambito) senz'altro valida la regola secondo la quale è bene "conoscere, prima di usare, la pubblica amministrazione in rete" (pag.36).