Corso Information literacy e storia

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L’ultima fase di questa attività didattica si è svolta anche in collaborazione con la LIUC, nell’ambito del corso suddetto; difatti essa si è conclusa ai primi di maggio con un’esercitazione di ricerca in laboratorio su 2 diversi livelli di difficoltà ( visionabile su questo e-book al paragrafo Esercizi ), svoltasi presso uno dei laboratori della Biblioteca “Rostoni”.

L’esito didattico è stato nel complesso soddisfacente, poiché molti studenti hanno scoperto per la prima volta:

· le potenzialità del web come strumento di informazione e di studio, e quindi di acquisizione di conoscenze: hanno scoperto siti, percorsi, tematiche, contenuti specifici, strumenti di informazione, canali di comunicazione;

· le problematiche dell’approccio al web, che deve avvenire sulla base di criteri, e non in modi del tutto indifferenziati e passivi, bensì intelligenti, sensibili e rigorosi allo stesso tempo.

Gli studenti hanno scoperto che, se è vero che non di rado sul web si fanno scoperte importanti in modo fortuito, è anche vero che “il caso favorisce solo la mente preparata” ( Louis Pasteur, cit. da S.Vitali-“Passato digitale”-B.Mondadori, pag.88; v. bibliografia), cioè una mente preparata a riconoscere, cogliere al volo e sfruttare l’opportunità imprevista; hanno in parte verificato che sul web è “il lento accumulo dell’esperienza che consente di reagire fulmineamente al caso” (C.Ginzburg; ibidem).

In questo senso ritengo che l’esperienza di coniugare internet e storia, le specificità di una nuova tecnologia con le regole e gli obiettivi della scienza dell’uomo nel tempo e nello spazio, abbia avuto almeno in parte un valore non solo informativo ma anche formativo.

D'altra parte, in sede di Esami di Stato, per l'elaborazione dell'approfondimento interdisciplinare con cui si apre il colloquio, 15 di questi studenti su 22 hanno esplicitamente fatto uso anche di internet, citando i siti utilizzati in una apposita sitografia.