A giudicare dall'URL , cioè dall'indirizzo, il 4° risultato parrebbe riferirsi ad un sito non privo di interesse, anche se di argomento non storico ma filosofico; inoltre, se è vero che, ad esempio, gli URL .org, .edu sono più affidabili poiché fanno riferimento ad "organizzazioni", associazioni "educative", e non a singoli individui, questo non costituisce un criterio sempre valido di selezione dei siti, dal momento che, come vedremo, esistono validissimi .net o semplicemente .it o anche .com ( i quali ultimi dovrebbero indicare in genere i siti "commerciali"), come pure omologhi URL privi di ogni interesse.
Accediamo quindi all'indirizzo
http://www.filosofiaedintorni.net/billofrights.htm
La pagina in questione ci propone in realtà il Bill of rights (1689), e ci spiega in breve il suo legame con la Petizione dei diritti ( 1628): cominciamo evidentemente a farci un'idea della questione, e dei collegamenti tra questi documenti; il testo del Bill of rights, inoltre, non è in versione integrale, come ci segnala la presenza di puntini di sospensione e di parentesi quadre.
Sulla sinistra della pagina sono attivi dei link ad "Appunti di Storia", "Approfondimenti" e "Documenti": potrebbero esserci utili.