Altre classificazioni generali
Una delle più note classificazioni generali è la Classificazione della Library of Congress.
Ha una notazione che rappresenta le classi principali e le sottoclassi con una, due o tre lettere dell'alfabeto, e le divisioni con numeri. Fu ideata da Herbert Putman alla fine del secolo scorso espressamente per la Biblioteca del Congresso di Washington. Non si ispira a principi teorici ma al materiale e all'edificio al quale è legata, ed è sottoposta a frequenti revisioni parziali.
Nonostante il suo carattere empirico, ha avuto un'applicazione rilevante negli Stati Uniti, soprattutto nelle biblioteche accademiche.
E' esclusivamente composta dalle lettere e dai numeri delle singole tavole. Non contiene tavole ausiliarie o altri accorgimenti applicabili a punti diversi della classificazione, in quanto le classi corrispondenti a sezioni della Biblioteca del Congresso e le rispettive tavole costituiscono repertori indipendenti, con le ventuno classi presentate in un insieme di oltre quaranta classificazioni speciali.
E’ nata da una costola della CDD per opera di due belgi, che avevano fondato un istituto internazionale di bibliografia e intendevano promuovere una bibliografia generale. Le classi principali sono quelle della CDD, tranne la classe 4.
Fa ampio uso di punteggiatura per categorie particolari di informazioni, come le specificazioni geografiche (chiuse fra parentesi), quelle cronologiche (tra virgolette), quelle di lingua (segnalate con "="), quelle di forma (tra parentesi con zero).
E' particolarmente diffusa in Gran Bretagna, ed è conosciuta anche in altre parti del mondo come in Giappone. In Italia è adottata da una sessantina di biblioteche.
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