Autore: Allegretti Gorni, Paola
Titolo: Acrostici divini nella Commedia: cinque petali di una sempiterna rosa per Alberto
Periodico: Bollettino di italianistica
Anno: 2023 - Volume: no - Fascicolo: 1/2 - Pagina iniziale: 33 - Pagina finale: 54

Alberto Asor Rosa ha formulato alcuni principi epistemologici, ineludibili per chi fa ricerca sulla Commedia, con lucidità inarrivabile, tagliente e generosa come il colore dei suoi occhi. Lucidità intelligentissima, per sempre rimpianta. Nella Commedia Dante racconta di aver letto alcuni testi eterni: la scritta sulla porta dell’Inferno (Inf. 3) e la pagina del libro del Giudizio universale che condanna i regnanti vivi nel 1300 (Par. 19). Il personaggio di Dante ha poi ammirato in Purgatorio l’opera divina del bassorilievo della superbia umana (Purg. 12) e la faccia dei golosi (Purg. 23). Nel Cielo di Giove i beati hanno scritto davanti a lui le prime parole del Liber Sapientiae Salomonis (Par. 18). Sono scritture di Dio, che scrive terzine e imprime eterne lettere dell’alfabeto nei teschi umani e nei cieli. Bisogna prendere atto che Dante sostiene di aver fedelmente copiato questi cinque testi. La loro retorica e la loro grafica funzionano come archetipo e modello grafico e retorico del poema? Questi brani sono solo cinque petali della rosa sempiterna (Par. 30, 124), offerti al palindromo gentile Asor Rosa.


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SICI: 0168-7298(2023)NO:1/2<33:ADNCCP>2.0.ZU;2-Z
Testo completo: https://www.rivisteweb.it/download/article/10.7367/109493
Testo completo alternativo: https://www.rivisteweb.it/doi/10.7367/109493

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