Autore:
Carabelli, J.M. Titolo:
Keynes sulla felicità «eudaimonica» aristotelica, sui dilemmi tragici e sull'incertezzaPeriodico:
Rivista di filosofiaAnno:
2023 - Fascicolo:
1 - Pagina iniziale:
35 - Pagina finale:
52L’etica di Keynes è un’etica della virtù come la intendevano gli antichi greci, che sottolinea l’amicizia e l’appartenenza, le emozioni morali e la specificitàcontestuale dell’azione giusta. È possibile individuare un importante parallelo con la nozione di circostanze mutevoli che Keynes espone in A Treatise on Probability. Per Keynes, una vita buona è una vita degna di essere vissuta, una vita morale: nel suo primo saggio sull’Egoismo, egli sostiene che essere buoni è più importante che fare il bene. La sua visione della vita buona e felice è in effetti prossima a quella di Aristotele. Per Keynes, l’amicizia e l’appartenenza hanno un valore intrinseco quali parti costitutive della vita buona e felice, e come tali contribuiscono allo sviluppo e all’esercizio delle virtù, ma il loro valore deriva anche dal fatto di essere elementi di tutti gli scopi della vita. Come Aristotele sottolinea che ogni forma di azione virtuosa è per gli altri e diretta verso gli altri, anche Keynes distingue chiaramente tra il bene come strumento e il bene in sé, con un’attenzione costante sulla questione di come l’azione umana debba affrontare le forme radicali di incertezza.
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Opere monografiche dal catalogo BNCF
SICI: 0035-6239(2023)1<35:KSF«AS>2.0.ZU;2-N
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