Autore:
Castiello, Nicolino Titolo:
Mitigazione del rischio ambientale nella Campania appenninica: sedi umane e terremotiPeriodico:
GeotemaAnno:
2021 - Volume:
25 - Fascicolo:
65/Supplemento - Pagina iniziale:
178 - Pagina finale:
194Sin dagli albori, il popolamento della Campania è stato caratterizzato da forte polarizzazione sulle pianure costiere e da rada distribuzione nelle aree appenniniche interne. Tale peculiarità si è conservata fino alla seconda metà del XX secolo, quando la forte pressione demografica sui litorali l’ha resa non più sostenibile. La ricerca mette in luce i fattori del cambiamento registrato tra il 1971 e il 2011 nel patrimonio abitativo delle aree interne della Campania e le conseguenze che tali variazioni hanno prodotto in territori economicamente deboli, strutturalmente fragili e tettonicamente instabili e segnati da disastrosi terremoti. La ricostruzione, seguita ai terremoti del 1962 e del 1980, ha dato avvio a una diffusa urbanizzazione, riconfigurando lo spazio agricolo e quello urbano in modo meno funzionale rispetto al passato. Essa si è basata su paradigmi superati, inidonei per il nostro territorio, tanto a dotarlo degli strumenti necessari per soddisfare le recenti esigenze dei mercati, quanto ad inserirlo nelle nuove reti di connessione reali e virtuali. Nella maggior parte dei casi, l’attuale assetto territoriale delle aree interne non esalta le particolarit delle risorse locali, quindi, non ne agevola la valorizzazione e la promozione; ha spesso trascurato, se non addirittura distrutto, il patrimonio storico dei borghi medievali superstiti, generando l’ingiustificata dilatazione degli abitati e l’urbanizzazione delle campagne, con gravi conseguenze economiche e paesaggistiche.
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Opere monografiche dal catalogo BNCF
SICI: 1126-7798(2021)25:65/SUPPLEMENTO<178:MDRANC>2.0.ZU;2-T
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