Autore: Alpa, Guido
Titolo: Gli interessi diffusi: una categoria rivisitata
Periodico: Economia e diritto del terziario
Anno: 2014 - Fascicolo: 2 - Pagina iniziale: 167 - Pagina finale: 197

La categoria degli interessi diffusi ha ricevuto un riconoscimento formale in sede legislativa, in quanto la disciplina del procedimento amministrativo e dell’accesso ai documenti amministrativi testualmente dispone che «qualunque soggetto, portatore di interessi pubblici o privati, nonché i portatori di interessi diffusi costituiti in associazioni o comitati, cui possa derivare un pregiudizio dal provvedimento, hanno facoltà di intervenire nel procedimento» (art. 9 della l. 7.8.1990, n. 241). La legge è stata modificata in diverse occasioni, con provvedimenti dell’11.2.2005, n. 15, del 18.6.2009, n. 69, del 9.8.2013, n. 98, ma il testo originario non è stato modificato. La categoria dunque ha una sua specificità, e, ancorché circoscritta all’ambito del procedimento amministrativo, non può essere sostituita con altre. E l’intervento normativo che tende a darne contorni più precisi ha anche una finalità di contenimento dell’accesso alla giustizia e del controllo dell’azione amministrativa, in quanto collega gli interessi diffusi - ad associazioni o comitati. Le associazioni possono essere riconosciute o non riconosciute, i comitati possano avere anche una vita effimera, ed essere costituiti ad hoc. Ma è per sempre necessaria la identificazione di un soggetto per poterlo collegare ad un interesse protetto.


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SICI: 1593-9464(2014)2<167:GIDUCR>2.0.ZU;2-D
Testo completo: http://www.francoangeli.it/riviste/Scheda_Rivista.aspx?IDArticolo=52616&Tipo=Articolo PDF

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