Autore: Andrea, Molocchi
Titolo: Auto elettrica o reti di trasporto ad alta efficienza?
Periodico: Economics and policy of energy and environment
Anno: 2010 - Fascicolo: 1 - Pagina iniziale: 13 - Pagina finale: 29

I principali drivers della diffusione prevista di auto elettriche vanno individuati nello sforzo dell’industria automobilistica di creare nuovi spazi nei mercati ormai saturi (lato dell’offerta), e nelle attuali politiche di mitigazione del clima nel settore dei trasporti, che si sono finora concentrate sulla riduzione delle emissioni di CO2 dei nuovi veicoli venduti (lato domanda). In effetti le prestazioni energetiche attese dei veicoli elettrici saranno molto variabili. I risultati finali del confronto con i valori medi dei nuovi veicoli a combustione interna saranno influenzati dai seguenti fattori principali: a) efficienza energetica reale dei modelli EV (in particolare il loro peso), b) il tasso di efficienza della batteria, c) le perdite di energia media delle reti nazionali, e d) l’efficienza di generazione termoelettrica nazionale. Per esempio, se si effettua un’analisi di sensitività riferita alla Germania o agli Stati Uniti, il consumo di energia primaria dei veicoli elettrici risulta rispettivamente dell’8% e del 30% superiore rispetto alle auto con motori a combustione interna. Inoltre, sono scarse le credenziali dei veicoli elettrici in termini di riduzione dei costi esterni. Se guardiamo ai risultati della ricerca sui costi esterni nazionali e medi delle diverse modalità di trasporto, si riscontrano notevoli benefici netti del trasporto pubblico e di quello ferroviario (e anche nel trasporto marittimo a corto raggio per alcuni tipi di merci), sia in termini di efficienza energetica che di riduzione dei costi esterni. Nel capitolo 4 viene effettuata un’analisi degli indicatori di mobilità e mix modale dei sistemi di trasporto degli Stati Membri (EU27) per evidenziare meglio questo "driver" strutturale dei costi esterni dei trasporti, che ha poco a che fare strettamente con l’efficienza veicolare, e che rappresenta piuttosto un’efficienza nella pianificazione urbana e infrastrutturale: si tratta della capacità di fornire infrastrutture ad alta efficienza energetica (alternative alla strada) e di promuovere il loro concreto utilizzo da parte dell’utenza. Nel capitolo finale sono effettuate delle raccomandazioni per le politiche europee e nazionali, a partire da una definizione di obiettivi sulla base di indicatori di costi esterni, per poi proporre un Piano d’azione a lungo termine per la realizzazione di reti ferroviarie e metropolitane, e per lo sviluppo dell’intermodalità. Quanto ai veicoli elettrici, si raccomanda di includerli nella regolamentazione delle emissioni di CO2 dei veicoli, fissando un obiettivo - comune a tutte le tecnologie e alimentazioni - basato sui consumi finali di energia. I fondi pubblici provenienti dal gettito della tariffazione in base ai costi esterni potrebbero essere meglio utilizzati per finanziare questo piano d’azione infrastrutturale piuttosto che per finanziare la diffusione delle centraline di ricarica delle batterie nei centri urbani.


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SICI: 2280-7659(2010)1<13:AEORDT>2.0.ZU;2-K
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