Autore: Dalla Verità, Beatrice
Titolo: La scissione societaria: funzioni, possibili profili patologici e assoggettabilità all'azione revocatoria
Periodico: Il diritto fallimentare e delle società commerciali
Anno: 2023 - Volume: 98 - Fascicolo: 3/4 - Pagina iniziale: 566 - Pagina finale: 594

Il presente scritto si propone di illustrare, da un lato, le numerose ed utili funzioni che un'operazione straordinaria quale la scissione è in grado di svolgere, tra cui in particolare la tutela della continuità aziendale nell'ambito delle procedure concorsuali; dall'altro lato, intende mettere in luce anche i rischi ai quali i creditori sociali possono essere esposti, rappresentando la tutela dei creditori “uno dei punti nevralgici” della scissione. Proprio nei casi in cui la scissione è utilizzata per finalità illecite, la dottrina e la giurisprudenza si sono a lungo interrogate sulla necessità di riconoscere l'ammissibilità dell’azione revocatoria, senza che (almeno per quanto riguarda la dottrina) la pronuncia della Corte di Giustizia del 30 gennaio 2020, n. 394, Sez. II abbia definitivamente sopito il dibattito sull’ammissibilità del rimedio recuperatorio. Dopo aver ripercorso le principali direttrici di tale dibattito, il presente scritto abbraccia la tesi favorevole all'azione revocatoria, ritenendo innegabile l'esistenza di operazioni rispetto alle quali è assai dubbio che il legislatore abbia inteso dare prevalenza all'esigenza di stabilità delle stesse, proprio perché finalizzate a determinare consapevolmente un depauperamento della garanzia patrimoniale. This paper aims to illustrate, on the one hand, the numerous and useful functions that an extraordinary operation such as a demerger is capable of performing, including in particular the protection of going concern in insolvency proceedings; on the other hand, it also intends to highlight the risks to which corporate creditors may be exposed, representing the protection of creditors "one of the focal points" of the demerger. Precisely in cases where the demerger is used for unlawful purposes, doctrine and jurisprudence have long questioned the need to recognize the admissibility of the revocatory action, without (at least as far as doctrine is concerned) the Court of Justice’s January 30, 2020, No. 394, Sec. II ruling having definitively quelled the debate on the admissibility of the recuperative remedy. After tracing the main directions of this debate, this paper embraces the thesis in favor of the revocatory action, considering undeniable the existence of transactions with respect to which it is highly doubtful that the legislator intended to give precedence to the need for their stability, precisely because they were aimed at consciously bringing about a depletion of the asset guarantee.


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SICI: 0391-5239(2023)98:3/4<566:LSSFPP>2.0.ZU;2-K

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