Autori:
Cornoldi, Cesare,
Toffalini, EnricoTitolo:
La debole relazione fra teorie di intelligenza e test di intelligenzaPeriodico:
Giornale italiano di psicologiaAnno:
2025 - Fascicolo:
1 - Pagina iniziale:
139 - Pagina finale:
161I test di intelligenza costituiscono probabilmente lo strumento psicologico maggiormente utilizzato. Tuttavia a questo grande uso non corrisponde una riflessione teorica sufficientemente ampia e soprattutto la relazione fra i test e la teoria appare debole, anche se alcuni proponenti dei test giustificano implicitamente questa debolezza lasciando margine ai singoli utilizzatori per una interpretazione legata ad una propria posizione teorica (ma poi non sempre mettono a disposizione degli utilizzatori le informazioni necessarie). Negli ultimi anni si è cercato di superare questa debolezza anche con il richiamo a precise posizioni teoriche (come per esempio la teoria CHC) che assumono la coesistenza di un fattore g unitario e di forme multiple dell’intelligenza. Il modo più diffuso e popolare con cui è stato fatto questo da parte degli utilizzatori dei test si è basato su una serie di assunzioni che però meritano una discussione teorica. Il presente articolo discute criticamente soprattutto le seguenti assunzioni: l’esistenza di un’abilità generale legata al fattore g, l’esistenza di abilità ampie ben definite, la loro indipendenza e equidistanza, la collocazione delle abilità ampie ad uno stesso livello della gerarchia, la stabilità della struttura dell’intelligenza nell’arco di vita.
SICI: 0390-5349(2025)1<139:LDRFTD>2.0.ZU;2-B
Testo completo:
https://www.rivisteweb.it/download/article/10.1421/116148Testo completo alternativo:
https://www.rivisteweb.it/doi/10.1421/116148Esportazione dati in Refworks (solo per utenti abilitati)
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