Autore: Pardolesi, Roberto
Titolo: Hipster antitrust e sconvolgimenti tettonici: "back to the future"?
Periodico: Mercato concorrenza regole
Anno: 2019 - Volume: 21 - Fascicolo: 1 - Pagina iniziale: 81 - Pagina finale: 94

L'antitrust è nato sull'abbrivio di uno slancio populistico: il risentimento crescente e diffuso nei confronti della concentrazione di potere economico in capo ai Robber Barons. E, fra molte contraddizioni, questa è stata la «cifra» dell'enforcement antimonopolistico statunitense sino alla metà degli anni Settanta. Maturava, in quel torno di tempo, una spinta - di nuovo populistica, ma di segno contrario - contro il tecnicismo, spesso inestricabile, che aveva progressivamente connotato l'applicazione della disciplina della concorrenza. Lasciar fare al mercato, quante volte ciò sia possibile: il nuovo Gospel avrebbe fruito del supporto scientifico della scuola di Chicago, determinata a dotare di un rigoroso supporto microeconomico l'applicazione delle regole di concorrenza. Nasceva, così, l'«antitrust moderno»: incontrastato negli Usa, ma prevalente anche in Europa. Il debutto del nuovo millennio, però, fra crisi economiche epocali e spettacolari rivoluzioni digitali, registra un senso di profondo disagio. Quella che sarebbe dovuta essere l'età della ragione, la fine della storia dell'antitrust, ormai approdato a consapevole coerenza d'insieme, rischia di renderci una disciplina nitida ma esangue, disarmata contro il prepotere monopolistico dei tech titans. Un nuovo populismo - hipster o comunque lo si voglia etichettare - invoca nuove ricette, che sanno di ritorno al passato.




SICI: 1590-5128(2019)21:1<81:HAEST">2.0.ZU;2-V
Testo completo: https://www.rivisteweb.it/download/article/10.1434/94237
Testo completo alternativo: https://www.rivisteweb.it/doi/10.1434/94237

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