Autore: Carli, Cecilia
Titolo: La Commissione aveva ragione, o forse si sbagliava (davvero)?
Periodico: Mercato concorrenza regole
Anno: 2017 - Volume: 19 - Fascicolo: 1 - Pagina iniziale: 149 - Pagina finale: 168

La vicenda originatasi nel 2009, quando la Commissione europea ha irrogato nei confronti di Intel una delle sanzioni più alte mai comminate ad una singola impresa per aver abusato della propria posizione dominante nel mercato dei processori informatici x86, sta per giungere al suo epilogo. La punta dell'iceberg di un dibattito che va avanti ormai da anni, al momento in cui si scrive, è comparsa all'orizzonte lo scorso 20 ottobre, quando l'Avvocato Generale Wahl ha rassegnato le proprie conclusioni suggerendo alla Corte di giustizia di annullare la sentenza emessa in primo grado dal Tribunale dell'Unione europea, che aveva confermato la decisione della Commissione. Le conclusioni dell'Avvocato Generale sono state accolte come un segnale di svolta della vicenda ed hanno riportato alla luce alcune criticità insite alla pronuncia del Tribunale, «accusato» di aver tenuto un approccio formalistico, e rimettendo in certa misura in discussione l'operato della Commissione. Il presente contributo, quindi, senza pretesa di esaustività, dopo aver brevemente ripercorso le tappe fondamentali della vicenda e nell'attesa dell'agognato verdetto finale della Corte di giustizia, ha l'intento di arricchire il già vivo dibattito esistente, riprendendo le fila di una tradizione a mo' di moot court iniziata alcuni anni or sono, e tentando di far valere le ragioni di Intel alla luce dell'ultimo tassello inseritosi nel «gioco delle parti». Nella consapevolezza che ogni tentativo di predire il futuro potrebbe puntualmente venire frustrato.




SICI: 1590-5128(2017)19:1<149:LCAROF>2.0.ZU;2-U
Testo completo: https://www.rivisteweb.it/download/article/10.1434/86966
Testo completo alternativo: https://www.rivisteweb.it/doi/10.1434/86966

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