Autore:
Morselli, Alessandro Titolo:
Il rapporto tra economia e psicologia nel processo decisionalePeriodico:
Economia e lavoroAnno:
2014 - Fascicolo:
2 - Pagina iniziale:
123 - Pagina finale:
146Il principale filone di ricerca sui fondamenti cognitivi dell'economia ha per anni rivendicato una separazione netta tra teoria della razionalità economica e psicologia del ragionamento e decisione economica. Il rapporto tra le due discipline diventa sempre più stringente e contaminante. L'economia propone teorie normative su ciò che significa decidere razionalmente. La psicologia offre spiegazioni sul perché nel quotidiano l'individuo spesso decide in modo irrazionale. Altro argomento parecchio rilevante riguarda il ruolo delle intuizioni nelle decisioni così come quello delle componenti affettive o emotive. Il tema della razionalità , dovendo abbracciare, nel contempo, l'economia e la psicologia va affrontato limitando le definizioni correnti del termine razionale che nell'uso comune sta per ragionevole e/o accettabile alla ragione. Economia e psicologia possono accordarsi in una prospettiva di coerenza più che di sostanza (Legrenzi, Girotto, 1996). In generale, uno dei fattori all'origine dei presunti fallimenti dei processi di decisione umana rispetto agli assunti della teoria ortodossa riguarda i contenuti della razionalità limitata (Simon, 1972). È da questa che siamo partiti per condurre la nostra analisi nel rispetto della complessità dei fenomeni economici e dei processi che guidano le scelte degli individui, tenendo sempre presente la relazione contaminante tra l'economia e la psicologia.
SICI: 0012-978X(2014)2<123:IRTEEP>2.0.ZU;2-8
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