Autore: Cornoldi, Cesare
Titolo: Le basi cognitive dell'intelligenza
Periodico: Giornale italiano di psicologia
Anno: 2011 - Volume: 38 - Fascicolo: 2 - Pagina iniziale: 267

L'articolo offre un quadro di riferimento per individuare i fattori sottostanti l'intelligenza. Viene in primo luogo proposta una differenziazione fra intelligenza di base, legata alle strutture biologiche innate dell'individuo, e intelligenza in uso. L'intelligenza in uso costituisce l'insieme delle manifestazioni intellettive nella vita di tutti i giorni ed è il risultato dell'interazione dell'intelligenza di base con fattori metacognitivi, emotivo-motivazionali, culturali e esperienziali. Il concetto è idoneo a spiegare le prestazioni di persone che riescono ad andare al di là di quanto le strutture intellettive farebbero presagire (anziani, personalità geniali). L'intelligenza di base, tipicamente misurata dai test cognitivi, spiega invece bene le differenze intellettive ritrovabili in diverse popolazioni, per esempio nello sviluppo tipico e atipico (intellectual disabilities vs. ADHD vs. poor comprehenders vs. dyslexics). Fra i modelli di intelligenza di base, appare preferibile un modello ad organizzazione gerarchica che preveda che le operazioni intellettive, descritte lungo un continuum orizzontale di contenuto e un continuum verticale di controllo, siano sostenute da strutture di memoria temporanea anch'esse organizzate gerarchicamente.




SICI: 0390-5349(2011)38:2<267:LBCD>2.0.ZU;2-#
Testo completo: http://www.mulino.it/ws/rwDirectDownload.php?doi=10.1421/35156
Testo completo alternativo: http://www.mulino.it/rivisteweb/scheda_articolo.php?id_articolo=35156

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