Autore: La Marca, Ermanno
Titolo: Consumatore, imprenditore e professionista: interferenze e confini nelle soluzioni del sovraindebitamento = Consumer, entrepreneur, and professional: interference and boundaries in over-indebtedness settlement
Periodico: Il diritto fallimentare e delle società commerciali
Anno: 2023 - Volume: 98 - Fascicolo: 6 - Pagina iniziale: 1054 - Pagina finale: 1083

Diversamente rispetto all’imprenditore ed al professionista, la figura del consumatore rileva in ragione degli atti che compie, non in ragione dell’attività che esercita. Non deve quindi stupire il fatto che, nell’ambito delle soluzioni delle crisi dei debitori, la ristrutturazione dei debiti del consumatore vada ricostruita come disciplina degli atti da cui quei debiti derivano, più che come disciplina di un soggetto. In questa prospettiva, il piano del consumatore definisce una ipotesi di ristrutturazione dei soli debiti da atti di consumo, inammissibile quando la crisi riguardi anche l’at­tività eventualmente esercitata. Il piano del consumatore può anche essere funzionale a salvaguardare il persistente equilibrio dell’attività eventualmente esercitata. In questa stessa prospettiva, non è precluso l’accesso al concordato minore a chi sia sovraindebitato anche in ragione di atti di consumo. In quanto non estranei all’esercizio di attività economiche altrui, non possono considerarsi “di consumo” i debiti che gravano sulle persone uti socii. L’accesso al concordato minore è, infine, precluso a chi esercita l’attività d’impresa sottraendosi all’obbligo di iscrizione nel registro delle imprese, ma non all’imprenditore la cui attività risulti comunque cessata da oltre un anno. Unlike entrepreneurs and professionals, the significance of the consumer lies in the acts he conducts, not the activity he engages in. It is therefore not surprising that, in the context of crisis solutions, Consumer’s Restructuring Proceeding must be shaped as a discipline of the acts from which those debts stem, rather than the discipline of a subject. In this perspective, the consumer plan posits a restructuring of only debts from consuming acts, which is inappropriate when the crisis also affects the activity that could be carried out. The consumer’s plan may also be practical for sustaining the possible activity’s lasting balance. Those who are over-indebted as a result of their consumption are not excluded from gaining access to the Minor Composition from the same perspective. “Uti socii” debts cannot be classified as consumer debts because they are not unrelated to the economic activities of others. Lastly, non-registered businesses are denied access to the minor composition, but not to entrepreneurs whose business have ceased for over a year.




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