Autore: Colella, Pasquale
Titolo: La speranza non è mai venuta meno
Periodico: Il Tetto
Anno: 2022 - Volume: 347/350 - Pagina iniziale: 73 - Pagina finale: 83

La crisi del diritto va guardata con fiducia nel suo superamento, anche se le diagnosi fatte suggeriscono un atteggiamento pessimista. “Il diritto dopo la catastrofe” di Capograssi e “L’Italia tormentata” di A. C. Jemolo aprivano alla speranza del cambiamento, una speranza presente nella tradizione costituzionalista italiana che ha sempre consentito di volare alto col pensiero. Nei primi due decenni di vita della nostra Costituzione, che era programmatica, si è tentato di accantonarla tanto che Calamandrei parlò di “rivoluzione tradita”. Eppure essa aveva la caratteristica di “vedere oltre”, così attraverso analisi e piccoli interventi è iniziato il percorso per renderla concreta. Dalla sentenza del 1956 che sancì il principio che la Corte Costituzionale aveva il diritto di eliminare le leggi precedenti la sua nascita che entravano in contrasto con la Costituzione, fu un susseguirsi di piccoli passi verso mutamenti anche cospicui che sfociarono nell’acquisizione delle libertà e dei diritti nei decenni successivi: diritto di famiglia, il divorzio, i referendum. Ma anche la convergenza nei fatti concreti tra persone di orientamento diverso, depone ad un cauto ottimismo nel guardare alla crisi e il suggerimento di Dossetti di non abbandonare mai il campo, ma di impegnarsi in silenzio ad attraversare la via stretta, invita a riprendere la riflessione. Bisogna fare politica anche se si sa che apre a un discorso scomodo, tutto da inventare perché non ci sono verità prefabbricate, lasciandosi guidare dal valore della libertà. Bisogna avere la forza di guardare alle scelte terrene come scelte possibili




SICI: 0495-2219(2022)347/350<73:LSNÈMV>2.0.ZU;2-G

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