Autori
Job, RemoRusconi, ElenaFrugarello, PaoloTitolo
Meno familiari ma più pericolose. Effetti di genere sulle armi impropriePeriodico
Giornale italiano di psicologiaAnno:
2022 - Fascicolo:
4 - Pagina iniziale:
805 - Pagina finale:
816Il sistema penale italiano classifica come armi sia gli oggetti la cui destinazione naturale è l’offesa alla persona (cioè, armi proprie), sia gli oggetti che, pur non essendo stati creati per tale scopo, hanno comunque il potenziale di ferire o uccidere (cioè, armi improprie), con restrizioni sul loro uso e possesso in aree pubbliche. In psicologia mancano tuttavia dati a supporto di tale distinzione. Abbiamo perciò raccolto una serie di giudizi soggettivi su familiarità , concordanza immagine-concetto mentale, complessità visiva, diagnosticità del colore, da un campione di partecipanti adulti, per tre categorie di oggetti (armi proprie, armi improprie, oggetti comuni), tramite un questionario online. I dati dei nostri 160 intervistati rivelano che le tre categorie di oggetti differiscono l’una dall’altra per la familiarità , con le armi proprie come categoria meno familiare e le armi improprie nel mezzo. Le donne mostrano una familiarità minore per le armi improprie rispetto agli uomini, e una concordanza immagine-concetto mentale più bassa per le armi proprie e improprie. Questi risultati suggeriscono che le armi proprie e improprie possono essere trattate come due categorie psicologicamente distinte negli studi cognitivi.
SICI: 0390-5349(2022)4<805:MFMPPE>2.0.ZU;2-N
Testo completo:
https://www.rivisteweb.it/download/article/10.1421/106508Testo completo alternativo:
https://www.rivisteweb.it/doi/10.1421/106508Esportazione dati in Refworks (solo per utenti abilitati)
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