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Autore
Cuttitta, Paolo

Titolo
Ripensare l'esternalizzazione. Per una critica dell'euro-centrismo e dello stato-centrismo negli studi su migrazioni e confini
Periodico
Rivista geografica italiana
Anno: 2020 - Volume: 127 - Fascicolo: 4 - Pagina iniziale: 55 - Pagina finale: 73

Questo articolo si confronta con il concetto di ‘esternalizzazione dei controlli delle frontiere’ affermando l’esigenza di attenuare i condizionamenti dello stato-centrismo (nazionalismo metodologico) e del nord-centrismo (settentrionalismo metodologico) negli studi su migrazioni e confini. Il nord-centrismo (qui esaminato come euro-centrismo) può indurre a vedere l’esternalizzazione anche dove non c’è, e i paesi ‘esternalizzandi’ solo come soggetti passivi, costretti a seguire le direttive degli ‘esternalizzanti’. Lo stato-centrismo impedisce di cogliere la complessità di un quadro generale che, nelle dinamiche relative alle migrazioni, vede coinvolti non solo gli stati ma anche diversi attori non statali, i quali contribuiscono a generare, sostenere o contrastare le spinte esternalizzanti. L’articolo passa anche in rassegna alcuni concetti e approcci metodologici, tra cui il concetto di ‘delocalizzazione’, utili a relativizzare il concetto di esternalizzazione e ridurre il rischio di cadere nelle trappole nord-centriche e stato-centriche.



SICI: 0035-6697(2020)127:4<55:RLPUCD>2.0.ZU;2-

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