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Autori
Ansuini, Caterina
Romeo, Amedeo

Titolo
Tra scienza e teatro: l'intenzione della realtà
Periodico
Giornale italiano di psicologia
Anno: 2018 - Fascicolo: 3 - Pagina iniziale: 439 - Pagina finale: 454

Immaginiamo di raggiungere e afferrare una mela dal cesto di frutta che abbiamo di fronte. Il modo in cui ci muoviamo verso di essa sarà diverso a seconda che vogliamo portarla alla bocca e mangiarla oppure avvicinarla a noi per valutarne il grado di maturazione. Ora immaginiamo di aver compiuto questa azione sotto lo sguardo attento di una persona che si trova nella stessa stanza. Osservando il nostro movimento verso la mela, questa persona sarebbe in grado di «prevedere» quale azione stiamo per compiere? Ricerche recenti, condotte nell'ambito degli studi sul controllo motorio e l'esecuzione di azioni finalizzate, sembrano suggerire che siamo in grado di leggere l'intenzione che guida un'azione a partire dall'osservazione delle sue fasi iniziali. In linea con queste evidenze, il movimento potrebbe essere rappresentato come un «luogo» in cui il contenuto mentale dell'altro affiora e si rende disponibile all'occhio dell'osservatore. Questo modo di rappresentare la relazione tra chi agisce, da un lato, e chi osserva agire, dall'altro, rimanda alla relazione tra performer e pubblico caratteristica di molte discipline e pratiche artistiche, come ad esempio quella teatrale. A teatro l'attore, che si muove davanti ad un pubblico, è a volte chiamato a «fingere la realtà», a portare in scena una rappresentazione naturalistica di azioni e gesti propri della quotidianità. Tale necessità, spesso catturata e formalizzata dalle principali scuole di pedagogia teatrale, riporta all'importanza per l'attore di mettere al centro del proprio lavoro la capacità espressiva del suo corpo in movimento. Questi temi sono stati oggetto di un recente incontro di divulgazione scientifica, organizzato a Genova, in occasione dell'ultimo Festival della Scienza. Il presente «Intervento» ripropone qui alcuni dei passaggi principali di quell'incontro, con lo scopo di mettere in luce punti di contiguità e differenze, a cavallo tra due mondi che, pur essendo considerati distanti, trovano nella relazione tra corpo, movimento ed espressione un comune oggetto di interesse.



SICI: 0390-5349(2018)3<439:TSETLD>2.0.ZU;2-6
Testo completo: https://www.rivisteweb.it/download/article/10.1421/92798
Testo completo alternativo: https://www.rivisteweb.it/doi/10.1421/92798

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