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Autore
Lo Presti, Cristina

Titolo
Arte e spazio pubblico. Il caso delle poesie di strada a Firenze
Periodico
Rivista geografica italiana
Anno: 2016 - Volume: 123 - Fascicolo: 3 - Pagina iniziale: 401 - Pagina finale: 416

Questo articolo è il risultato di una ricerca empirica condotta a Firenze su una forma specifica di arte spontanea che ha luogo nello spazio pubblico. Al centro dell’indagine si colloca l’attività del “MeP”, Movimento per l’Emancipazione della Poesia, nato a Firenze nel 2010. Il MeP agisce affiggendo su muri – non destinati a questo scopo – fogli in formato A4 contenenti poesie. Lo studio è stato condotto con metodi visuali, che si sono rilevati estremamente utili per la comprensione del prodotto territoriale e della natura territorializzante dell’azione dei poeti: da una parte la voglia o la necessità di auto-attribuirsi dei diritti su uno spazio, spesso pubblico, che è troppe volte negato, una sorta di identity-oriented marking; dall’altra, propria dei “sabotatori estetici”, la volontà di trasformare l’aspetto visibile della città attraverso dei segni carichi di significato L’analisi dei dati visuali ha messo in evidenza come il prodotto territoriale, la poesia sul muro, generi nel caso di Firenze l’azione-risposta da parte di altri attori: i volontari dell’Associazione Angeli del Bello che, con il sostegno del Comune, ha libertà di agire con l’obiettivo di cancellare e ripulire la città da tutto ciò che non è a norma. Nella negoziazione-conflitto fra le pratiche del MeP e degli Angeli del Bello si inseriscono le pratiche di altri attori anonimi, che utilizzano il foglio bianco come una sorta di bacheca. Le poesie affisse sui muri diventano così parte di una dinamica relazionale, diventando dunque una programmazione (sia politica che culturale) generatrice di nuove territorialità. Studiare il modo in cui la creatività germoglia in maniera spontanea è necessario per analizzare la vitalità culturale delle nostre città.



SICI: 0035-6697(2016)123:3<401:AESPIC>2.0.ZU;2-G

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