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Autore
Peterle, Giada

Titolo
Moving literature. The car as a "mobile chronotope" in Don Delillo's Cosmopolis
Periodico
Rivista geografica italiana
Anno: 2016 - Volume: 123 - Fascicolo: 3 - Pagina iniziale: 281 - Pagina finale: 300

L'automobile come "cronotopo mobile" in Cosmopolis di Don DeLillo: L’automobile è diventata un referente materiale per un nuovo modo di vivere, attraversare, esperire ed anche rappresentare la città. Partendo dal campo di studi interdisciplinari che stanno emergendo attorno al tema della “mobilità” (Cresswell, Sheller, Urry, Thrift, Featherstone), in questo articolo metto a confronto le prospettive sociologiche e geografiche sulla città con l’ “approccio geocritico” (Westphal, Prieto) ai testi letterari urbani. Analizzando come caso di studio il celebre romanzo Cosmopolis di DeLillo, questo articolo aspira a cogliere le dinamiche che dànno vita a nuove rappresentazioni della città attorno agli spazi transitori dell’“ automobility”. Suggerisce inoltre un ulteriore avanzamento della “geocritica” concentrandosi sul tema centrale delle pratiche spaziali. Il romanzo di DeLillo è un esempio di come l’imporsi della “mobilità-automobilistica” come principale pratica quotidiana abbia influenzato anche le narrazioni urbane. Non solo l’auto come “cronotopo mobile” ha modificato l’architettura della trama, sostituendosi al cronotopo tradizionale della strada; ma addirittura il protagonista Eric Packer, come un “flâneur postmoderno”, rappresenta il nuovo “tipo letterario” (Eco) dell’automobilista. Questo articolo aspira dunque a suggerire come una lettura geocritica delle pratiche spaziali possa essere estremamente proficua per lo sviluppo di nuove comprensioni spaziali sia nell’ambito della teoria letteraria che in quello della geografia culturale.



SICI: 0035-6697(2016)123:3<281:MLTCAA>2.0.ZU;2-D

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