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Autore
Jun, Nathan J.

Titolo
Dretske on Introspection and Knowledge
Periodico
Rivista di filosofia
Anno: 2015 - Fascicolo: 1 - Pagina iniziale: 99 - Pagina finale: 118

In "Naturalizing the Mind" Fred Dretske articola e difende una teoria naturalistica della mente che chiama la «tesi della rappresentazione». In breve questa tesi afferma che «(1) Tutti i fatti mentali sono fatti rappresentazionali e che (2) tutti i fatti rappresentazionali sono fatti concernenti funzioni di informazione». Da ciò segue che la conoscenza introspettiva, ossia la conoscenza diretta che la mente ha dei propri stati, è un caso di «percezione dislocata», vale a dire una conoscenza di fatti mentali (rappresentazionali) attraverso una consapevolezza degli oggetti esterni (fisici). In un suo lavoro precedente Dretske presentava una concezione generale della conoscenza che voleva sottrarsi ai controesempi del tipo di quelli proposti da Gettier. Secondo questa concezione, S conosce che P se e solo se: (1) S crede senza nessun dubbio, nessuna riserva o obiezione che P sussiste; (2) P sussiste; (3) S ha una ragione R per credere che P tale che, se P non sussistesse, allora S non avrebbe R (cioè, S ha una ragione conclusiva, R, per credere che P). Il presente articolo intende analizzare la relazione tra queste due teorie. Dopo averle ricapitolate brevemente entrambe, avanzo la tesi che la concezione della conoscenza introspettiva di Dretske non si concilia con la sua concezione generale della conoscenza.



SICI: 0035-6239(2015)1<99:DOIAK>2.0.ZU;2-R
Testo completo: http://www.rivisteweb.it/download/article/10.1413/79417
Testo completo alternativo: http://www.rivisteweb.it/doi/10.1413/79417

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