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Autore
Ricciardiello, Edgardo

Titolo
I lineamenti del nuovo concordato preventivo = Structure of the new arrangement
Periodico
Il diritto fallimentare e delle società commerciali
Anno: 2022 - Volume: 97 - Fascicolo: 6 - Pagina iniziale: 1127 - Pagina finale: 1157 - Parte: 1

Il travagliato percorso di riforma della legge fallimentare ha visto finalmente il proprio epilogo attraverso il varo del Codice della Crisi d'Impresa e dell'Insolvenza lo scorso 15 luglio 2022. Sul piano definitorio, occorre effettuare una nuova classificazione o definizione: il concordato preventivo rientra oggi ai sensi e per gli effetti di cui all'art. 2, lett. m-bis) tra gli "strumenti di regolazione della crisi e dell'insolvenza" ovvero "le misure, gli accordi e le procedure volti al risanamento dell'impresa attraverso la modifica della composizione, dello stato o della struttura delle sue attività e passività o del capitale, oppure volti alla liquidazione del patrimonio o delle attività che, a richiesta del debitore, possono essere preceduti dalla composizione negoziata della crisi". Al di là del mutato lessico si coglie a livello sistematico la collocazione del concordato tra gli strumenti di regolazione della crisi e dell'insolvenza ovvero quelli che privilegiano la continuità aziendale a scapito della liquidazione che diviene sempre più recessiva e condizionata all'insuccesso di altri strumenti che tutelano la continuità aziendale. Molteplici sono le novità introdotte dal nuovo c.c.i.i.: in primo luogo l'espresso favor per il concordato con continuità aziendale anziché quello liquidatorio; l'effetto non più automatico delle misure protettive passandosi dalla automatic stay ad un sistema basato sulla domanda del debitore che vede procedimentalizzare da parte del tribunale la concessione e revoca delle misure protettive. La previsione del classamento obbligatorio dei creditori (e dell'unanimità delle classi) nel concordato con continuità aziendale con previsione di un ruolo importante dei soci ai fini della ristrutturazione aziendale. The troubled path of reform of the bankruptcy law finally saw its epilogue with the launch of the Corporate Crisis and Insolvency Code on 15 July 2022. On the definitional level, a new classification or definition must be made: the arrangement with creditors today falls within the meaning and for the purposes of art. 2 letter) m-bis) among the "instruments for regulating the crisis and insolvency" or "the measures, agreements and procedures aimed at the recovery of the company by modifying the composition, status or structure of its assets and liabilities or capital, or aimed at liquidating assets or assets which, at the request of the debtor, can be preceded by the negotiated settlement of the crisis Beyond the changed vocabulary, the placement of the concordat is systematically understood among the instruments for regulating the crisis and insolvency, i.e. those that favor business continuity to the detriment of liquidation which becomes increasingly recessive and conditioned to the failure of other instruments. which protect business continuity". There are many innovations introduced by the new c.c.i.i.: first of all the express favor for the arrangement with business continuity instead of the liquidation one; the no longer automatic effect of protective measures passing from automatic stay to a system based on the debtor's request which sees the court granting and revoking protective measures procedurally. The provision of the obligatory classification of creditors (and unanimity of the classes) in the arrangement with business continuity with provision of an important role for the shareholders for the purposes of corporate restructuring.



SICI: 0391-5239(2022)97:6<1127:ILDNCP>2.0.ZU;2-W

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