Autore
Borghese, Pasquale

Titolo
Federico Zvab
Periodico
Resistoria
Anno: 2021 - Volume: Q - Fascicolo: 1 - Pagina iniziale: 143 - Pagina finale: 152

Nacque sul Carso, a Casigliano di Sesano, il 27/11/1908. Fu esule in diversi paesi europei, combatté in Spagna per la repubblica, fu confinato a Ventotene e, ospedalizzato a Napoli, tenne le fila della resistenza antifascista fino alle Quattro Giornate di cui fu organizzatore e partecipe. Da ragazzo lavorò nei cantieri di Monfalcone, e subito divenne antifascista e socialista. Nel 1923 aderì al comunismo col quale polemizzò, abbandonandolo. Arrestato più volte, nei suoi successivi spostamenti ebbe modo di studiare ed apprendere diverse lingue europee. Fu in Belgio nel 1932, poi in Germania dove, con altri esuli italiani, propose ai socialisti tedeschi un piano per uccidere Hitler che fu rifiutato. Riprese il suo vagabondare per altri paesi dove veniva schedato come anarchico, comunista, filo-slavo. Nel 1940 rientrò in Italia, fu in carcere al Coroneo di Trieste dove fu barbaramente torturato e poi mandato al confino a Ventotene. Per le sue precarie condizioni di salute, dovute alle ferite della guerra di Spagna e alle torture subite in carcere, fu mandato all’ospedale degli Incurabili a Napoli dove trovò dei medici antifascisti con i quali costruì un’organizzazione interna all’ospedale che ben presto si articolò sul territorio con la ricerca di armi che venivano nascoste nella sala mortuaria dell’ospedale. Fu uno dei punti nevralgici delle Quattro Giornate durante le quali Zvab si collegò anche agli altri gruppi. Da allora, si stabilì a Napoli dove curò la rinascita del sindacato. In seguito militò nel PSI e più tardi si dedicò come traduttore alla ricca biblioteca dell’ospedale Bianchi ed ebbe rapporti con l’ICSR a cui consegnò tutte le sue carte attualmente in archivio. Morì 28 gennaio 1988.



SICI: 0392-2421(2021)Q:1<143:FZ>2.0.ZU;2-P

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