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Autore
Aragno, Giuseppe

Titolo
Giovanni Bergamasco
Periodico
Resistoria
Anno: 2021 - Volume: Q - Fascicolo: 2 - Pagina iniziale: 29 - Pagina finale: 41

Giovanni Bergamasco (Pietroburgo, 1/1/1863- ospedale di Avellino, 29/6/1943), segnalato dalla polizia zarista come nichilista, espatria in Svizzera e poi a Napoli. Sorvegliato come anarchico e antimilitarista, animatore di circoli e riviste, viene ripetutamente arrestato e confinato a Porto Ercole, a Lipari e a Favignana, da dove evade approdando in Tunisia, ma estradato, viene mandato a Lampedusa. Impegnato nella Camera del Lavoro di Napoli, poi nel Consiglio Direttivo del PSI, all’interno del quale vive di rapporti altalenanti, tra cui la breve amicizia con Mussolini. Il fascismo lo costringe alla povertà, impedendogli di lavorare e di godere dei diritti politici, fino a recluderlo in manicomio diverse volte, una delle quali in seguito a denuncia dell’Ambasciata della Russia bolscevica. A 76 anni tenta il suicidio, a 77 sputa sul manifesto del Duce e torna al confino alle Tremiti, poi a Lauro, da cui va via solo diretto all’Ospedale.



SICI: 0392-2421(2021)Q:2<29:GB>2.0.ZU;2-D

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