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Autore
Hobelleitner, David Franz

Titolo
Santo subito? Popes as "New Saints" in the Age of Eleventh-Century Reform
Periodico
Il capitale culturale
Anno: 2020 - Fascicolo: 21 - Pagina iniziale: 61 - Pagina finale: 85

Although some popes already enjoyed saint-like veneration, papal sanctity significantly increased during the ecclesiastical reform in the eleventh century. After all, it was Pope Gregory VII (1073-1085) – one of the main protagonists of the reform – who stated in his Dictatus papae that «The Bishop of Rome, if he has been ordained according to canon law, is undoubtedly made a saint through the merits of blessed Peter […]». These ideas draw attention to general strategies of representation, especially regarding the cult of Early Christian popes (such as Clement I). The increasing worship they enjoyed can be noticed not least in contemporary pictorial programmes. The paper deals with the propagation of early popes as “new saints” and seeks to identify the driving forces behind their dissemination. Analysing monumental art such as the Enthronement scene in the Lower Church of San Clemente and the (lost) apse decoration of the Oratory of St Nicholas in Lateran Palace, it also reflects upon the intentions behind these specific commissions and the (re-)establishment of papal cults in Rome. Sebbene alcuni papi godessero già di una venerazione simile a quella di un santo, il riconoscimento della “santità papale” aumentò significativamente nel secolo XI, durante i tempi della riforma ecclesiastica. Papa Gregorio VII (1073-1085), protagonista principale della riforma, affermò infatti nel suo Dictatus papae che «Il vescovo di Roma, se è stato ordinato secondo la legge canonica, è senza dubbio di fatto un santo per i meriti del beato Pietro […]». Queste idee innescano strategie generali di rappresentazione, in particolare per quanto riguarda il culto dei papi paleocristiani (come Clemente I). La venerazione crescente di cui essi sono oggetto può essere notata anche nei programmi pittorici del tempo. L’articolo analizza la diffusione del culto dei papi come “nuovi santi”, cercando di identificare anche le forze motrici di questo fenomeno. Analizzando opere d’arte come l’Intronizzazione di Papa Clemente nella chiesa inferiore di San Clemente e la decorazione perduta dell’abside dell’oratorio di San Nicola nel Palazzo Laterano, l’autore si interroga anche sulle intenzioni che stanno alla base di queste specifiche commissioni e quindi sulla “ri-fondazione” dei culti papali a Roma.



SICI: 2039-2362 (2020)21<61:SSPA"S>2.0.ZU;2-C

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