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Autore
Upart, Anatole

Titolo
"Rito greco, lingua dalmatica": Ruthenians in early modern Rome
Periodico
Il capitale culturale
Anno: 2018 - Fascicolo: Supplementi 7 - Pagina iniziale: 137 - Pagina finale: 161 - Supplemento: S

In 1639, Pope Urban VIII entrusted the church of Santi Sergio e Bacco in Rome to the Byzantine-Rite Basilian monks from regions that now form part of Belarus, Lithuania, and Ukraine. The essay briefly outlines how this national church differed from others that predated it. Besides being the church for the Ruthenians, themselves subject to the Polish king, the place served as the seat for the representative of the Basilian Order, who also acted as procurator of the Ruthenian Greek-Catholic Church to the Holy See. Relying on the combination of their own Marian imagery and oversight by local architects, SS. Sergio e Bacco presents us with a rare scenario of how a small community forged its own identity while carefully navigating a complex world of church hierarchies, institutions, cross-national politics in Early Modern Rome. The article draws on a careful investigation of the extant primary sources found in the Roman archives, and forms part of a larger doctoral dissertation.Nel 1639, Papa Urbano VIII affidò la chiesa dei Santi Sergio e Bacco a Roma ai monaci basiliani di rito bizantino che provenivano da regioni oggi parte della Bielorussia, della Lituania e dell'Ucraina. Questo saggio analizza come questa chiesa nazionale fu differente da altre che la precedettero. Oltre ad essere la chiesa dei ruteni, essi stessi soggetti al re polacco, il luogo serviva come sede per il procuratore dei basiliani e della Chiesa greco-cattolica rutena presso la Santa Sede. A partire dalla combinazione delle proprie immagini mariane e della supervisione di architetti locali, SS. Sergio e Bacco ci offre uno scenario raro di come una piccola comunità abbia forgiato la propria identità nella Roma moderna, navigando attentamente in un mondo complesso di gerarchie ecclesiastiche, istituzioni e politiche transnazionali. L'articolo si basa sull'investigazione attenta di fonti primarie trovate negli archivi romani e fa parte di un più ampio progetto di dottorato.



SICI: 2039-2362 (2018)SUPPLEMENTI 7+<137:"GLDRI>2.0.ZU;2-L

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