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Autore
Kandzha, Iliana

Titolo
Images of St Henry II, St Cunigunde, and Imperial Holiness used in the Political Communication of Emperor Frederick III (1440–1493)
Periodico
Il capitale culturale
Anno: 2020 - Fascicolo: 21 - Pagina iniziale: 145 - Pagina finale: 175

The cults of the German emperor Henry II (973-1024) and his spouse Cunigunde (c. 980-1033) had been established for three centuries when their images entered the symbolic language utilized by Frederick III of Habsburg (r. 1440-1493). In this article, I analyze several visual representations devoted to Saint Henry and Saint Cunigunde, all commissioned at the end of the fifteenth century by or under the auspices of Emperor Frederick III and his successor Maximilian I. These items of medieval heritage, namely the murals from Aachen Cathedral and two altarpieces from Nuremberg and Flanders, have not previously been analyzed in relation to each other in the context of the political communication of the late-medieval Holy Roman Empire. In this paper, they are studied in their iconographic and performative contexts – as inanimate participants in imperial ceremonies and devotional actions. It is argued that these representations featuring Henry II and Cunigunde together with other holy rulers not only performed a personal devotion to the sacred rulership on the part of Frederick III but also promoted a symbolic continuity of imperial rule and conveyed a specific political agenda. This agenda, being pursued from 1471 onwards, revolved around the establishment and grounding of Frederick’s imperial authority in the German principalities. Il culto dell’imperatore tedesco Enrico II (973-1024) e della sua sposa Cunegonda (980-1033 ca.) era iniziato da tre secoli, quando le loro immagini entrarono nel linguaggio simbolico utilizzato da Federico III d’Asburgo (1440-1493). In questo articolo vengono analizzate diverse rappresentazioni visive dedicate a Sant’Enrico e Santa Cunegonda, commissionate alla fine del XV secolo da o sotto gli auspici dell’imperatore Federico III e del suo successore Massimiliano I. Questi elementi del patrimonio medievale, vale a dire i dipinti murali dalla cattedrale di Aquisgrana e due pale d’altare di Norimberga e delle Fiandre, non sono mai stati analizzati in relazione l’uno con l’altro nel contesto della comunicazione politica del Sacro Romano Impero tardo-medievale. In questo articolo essi vengono studiati nei loro contesti iconografici e performativi – come partecipanti inanimati a cerimonie imperiali e azioni devozionali. Queste immagini raffiguranti Enrico II e Cunegonda, insieme ad altri santi sovrani, rappresentarono non solo la devozione personale di Federico III al sacro dominio, ma promossero anche la continuità simbolica del dominio imperiale e trasmisero una specifica agenda politica. Quest’ultima, perseguita dal 1471 in poi, ruotava attorno alla fondazione e alla affermazione dell’autorità imperiale di Federico nei principati tedeschi.



SICI: 2039-2362 (2020)21<145:IOSHIS>2.0.ZU;2-E

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