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Autore
Mossetti, Umberto

Titolo
Orto Botanico ed Erbario dell'Università di Bologna
Periodico
Annali di storia delle università italiane
Anno: 2021 - Volume: 27 - Fascicolo: 1 - Pagina iniziale: 173 - Pagina finale: 185

L’origine dell’Orto Botanico di Bologna è strettamente connessa ai primi sviluppi della Botanica in Italia. Fin dall’inizio del Cinquecento l’Università di Bologna fu uno dei principali centri della scienza botanica. Luca Ghini fu il primo a ottenere la cattedra di Botanica e uno dei suoi allievi, Ulisse Aldrovandi, nel 1568 ottenne dal Senato l’autorizzazione a creare l’Orto Botanico, che diresse per 38 anni. Il sito originale dell’Orto si trovava nel centro della città, nel cortile del Palazzo Pubblico, vicino all’aula dove Aldrovandi teneva le sue lezioni. L’Orto di Aldrovandi includeva molte specie esotiche raccolte da lui stesso o ricevute dai suoi corrispondenti. Il cortile del Palazzo Pubblico presto divenne insufficiente a ospitare la collezione e nel 1587 l’Orto fu trasferito in un sito più ampio chiamato Borghetto San Giuliano, nei pressi di porta Santo Stefano. Nel 1745 fu costruito un «hybernaculum» per ospitare le piante esotiche durante i mesi più freddi dell’anno. L’allestimento di una specifica sezione esotica rifletteva sia i nuovi compiti assegnati agli orti botanici sia la nuova fisionomia che essi stavano assumendo nel Settecento. Negli anni 1803-1804 Giosué Scanagatta trasferì l’Orto in un’area ancora più grande, che divenne poi il nucleo della nuova zona dell’Università. Sotto la sua direzione l’Orto Botanico di Bologna andò dunque a occupare il sito dove, più di due secoli dopo, si trova ancora oggi. L’Orto si estende complessivamente su due ettari ed è delimitato a nord dalle antiche mura della città e a sud da via Irnerio. Vi si possono ammirare circa 5.000 diverse piante – locali ed esotiche –, incluse collezioni tematiche, ricostruzioni di habitat naturali, due serre con piante tropicali e succulente e una piccola serra con una collezione di piante carnivore. L’Erbario conserva una raccolta di piante essiccate accumulata a partire dal XVI secolo. Nel complesso l’Erbario contienecirca 100.000 esemplari botanici provenienti da tutti i gruppi tassonomici e da tutte le aree geografiche.



SICI: 1127-8250(2021)27:1<173:OBEEDD>2.0.ZU;2-8
Testo completo: https://www.rivisteweb.it/download/article/10.17396/100961
Testo completo alternativo: https://www.rivisteweb.it/doi/10.17396/100961

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