Autore
Romana Lugeri, FrancescaTitolo
Lo studio del paesaggio per la prevenzione dei rischi naturaliPeriodico
PrismaAnno:
2018 - Fascicolo:
3 - Pagina iniziale:
97 - Pagina finale:
112I problemi territoriali e ambientali, sempre più delicati e drammatici nel nostro Paese, richiedono, ora più che mai, la presenza costante del geologo in tutti i contesti sociali, culturali, economici e territoriali. È necessario agire con maggiore autorità e coinvolgere la società, rendendo il pubblico consapevole dello stato reale della terra in cui viviamo: in che modo il territorio possa essere fonte di rischio o risorsa. La conoscenza è lo strumento chiave: la diffusione del patrimonio scientifico, utilizzando argomenti ben noti e apprezzati, più accessibili al pubblico, può rappresentare uno dei nuovi obiettivi per la comunicazione e la presa di coscienza dei disastri naturali. Il paesaggio è fatto di ambienti geologici: è il risultato dei processi endogeni ed esogeni che modellano la superficie terrestre. Quindi può essere usato come un vettore di informazioni geologiche. C’è un’evidente necessità di un nuovo approccio ai problemi relativi al complesso contesto che ci mostra un pianeta che sta oltrepassando il punto critico. Un approccio olistico è fondamentale per studiare il nostro pianeta, un metodo che consideri l’ecosistema ambientale e sociale nel suo complesso. Solo in tal modo sarà possibile fornire a tutti i responsabili politici una visione realistica della situazione attuale e dei possibili sviluppi.
SICI: 0393-9049(2018)3<97:LSDPPL>2.0.ZU;2-4
Testo completo:
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