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Autori
D'Andrea, Silvia
EBANO, Maria Rita

Titolo
La competitività del sistema Italia secondo gli indicatori piu' noti di business climate
Periodico
Ministero dell'Economia e delle Finanze. Dipartimento del Tesoro. Note tematiche
Anno: 2019 - Fascicolo: 1 - Pagina iniziale: 1 - Pagina finale: 43

La presente Nota fornisce una valutazione critica degli indicatori più diffusi di business climate, pubblicati annualmente da istituzioni e organizzazioni internazionali. Si esaminano alcuni di essi in dettaglio, sia approfondendo gli aspetti metodologici, sia quelli statistici e informativi. Dall'analisi emergono alcune evidenze, rilevanti anche per la politica economica: la comunicazione di fenomeni economici complessi e multidimensionali – come ad esempio la competitività di un Paese - può essere agevolata dall’utilizzo di indicatori sintetici che forniscono messaggi di immediata lettura e permettono di posizionare i Paesi nel contesto internazionale; la metodologia sottostante la costruzione di tali indicatori sintetici li espone, tuttavia, a delle limitazioni sia di carattere statistico che informativo. Il risultato è che le statistiche utilizzate non sempre riescono a cogliere tutti gli aspetti della competitività che ‘pretendono’ di misurare: le informazioni che derivano dall’indicatore sintetico sono quindi incomplete anche se facilmente comunicabili; un elemento comune ai diversi indicatori di business climate è che essi non sembrano cogliere gli effetti delle riforme approvate nei periodi più recenti, il cui impatto risulta quasi sempre sottostimato. La ragione potrebbe risiedere nel fatto che gli indicatori spesso considerano solo la fase inziale delle riforme e non anche l'attuazione, che è invece cruciale per gli impatti macroeconomici. Inoltre, non si rinviene una relazione causale tra le riforme stesse e l'andamento degli indicatori. Questo effetto sembra dipendere anche dalla modalità di costruzione degli indicatori sintetici e, in molti casi, dalla scelta dei pesi attribuita alle singole componenti; d’altro canto, se correttamente interpretati, essi possono servire come una mappa per individuare le azioni da mettere in campo, le leve di crescita sulle quali il policy maker può agire o le aree problematiche da affrontare per migliorare un determinato settore; a tal fine è essenziale che gli indicatori compositi non siano mai visti come un obiettivo ‘per se’, ma che siano considerati come un punto di partenza per discutere le policy, attrarre l’interesse pubblico e muovere l’azione dei Governi. Per questa ragione, sarebbe auspicabile che le classifiche che ne derivano siano accompagnate da considerazioni sul contesto socio-economico, politico e istituzionale di riferimento.



Testo completo: http://www.dt.mef.gov.it/export/sites/sitodt/modules/documenti_it/analisi_progammazione/note_tematiche/NT_nx1_-_Settembre_2019.pdf

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