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Autori
Benedetti, Maurizio
Folador, Massimo
Franco, Marco
Manzi, Roberto

Titolo
Pianoforte Group: una storia di successo dei marchi Carpisa - Yamamay - Jaked ispirati alle origini del pensiero economico dell'Economia Civile
Periodico
Liuc papers
Anno: 2015 - Fascicolo: 288 - Pagina iniziale: 1 - Pagina finale: 34

Il presente lavoro prosegue il percorso avviato con il Paper LIUC n. 275 sui temi legati ai principi fondamentali dell’economia civile, analizzati in quel caso facendo un parallelo fra l’evoluzione storica di tale scuola di pensiero e l’applicazione moderna ad un caso concreto di realtà gestionale. Tramite l’attuale studio viene anzitutto analizzato e approfondito il contesto culturale e sociale che ha dato luogo alla nascita del movimento di pensiero legato all’economia civile: quel Regno delle due Sicilie che ha visto nell’area partenopea fiorire e crescere un gruppo di studiosi di stampo illuminista che, a partire da Vico e Filangieri, ha consentito la nascita della prima facoltà d’economia a livello internazionale per mano del Genovesi. L’approccio del Filangieri, di tipo liberista ed orientato ad una limitata presenza della politica, volta alla dissuasione – tramite la legislazione – di comportamenti ritenuti negativi per la società e l’economia, si differenzia in parte da quello di Genovesi, tendente a individuare come elementi favorevoli allo sviluppo economico equilibrato le virtù umane della fiducia, reciprocità ed una relazionalità orientata al bene comune. In entrambi si riconosce, tuttavia, un’impronta filosofico-sociale nella individuazione dei migliori strumenti per una crescita economica che veda coinvolto l’individuo in quanto membro di una comunità. Su questa scia, lo studio approfondisce poi l’analisi del rapporto fra felicità individuale/collettiva ed economia, che ha avuto interessanti sviluppi nei secoli successivi ed il ruolo che nel benessere collettivo gioca il talento individuale, la sua scoperta, valorizzazione e buon utilizzo. Al fine di non limitarsi a pur utili analisi storiche, il presente lavoro s’è posto l’obiettivo di indagare se i valori proposti dall’economia civile abbiano la capacità di trovare un riscontro applicativo positivo nella realtà attuale, di fronte alla crisi del modello economico oggi prevalente. Ricordando come il filone di pensiero economico-civile di matrice partenopea venne poi sviluppato in nord Italia da studiosi quali Verri, Romagnosi, Cattaneo, s’è individuato un caso aziendale dei tempi nostri che sembra riproporre quel passaggio di testimone fra cultura e tradizione partenopea e modernità d’approccio lombarda. Una sorta di ponte che, in modo ideale ma non virtuale poichè concretizzato in una case history reale, unisce le origini dell’inventiva e creatività napoletane con le moderne infrastrutture (hard e soft) disponibili al nord per favorire uno sviluppo, anche internazionale, di successo. Si tratta del gruppo Pianoforte, titolare di marchi quali Yamamay, Carpisa e Jaked. Nel caso esaminato, emerge come, grazie anche ad un notevole rilievo riservato agli investimenti in formazione dei singoli e dei team, in una visione indirizzata al lungo periodo, la tradizione e lo spirito innovativo ed adattativo partenopei possano ben amalgamarsi con lo sviluppo di modelli gestionali d’impresa efficienti e all’avanguardia. Si conferma cioè come la complementarietà nella diversità di talenti e culture possa essere fattore arricchente per una strategia di sviluppo, nella quale la location produttiva ha rilevanza inferiore rispetto alla valorizzazione delle capacità umane, in un ambiente organizzativo volto a far emergere contributi specifici indirizzati ad obiettivi comuni d’eccellenza.



SICI: 1722-4667(2015)288<1:PGUSDS>2.0.ZU;2-Y
Testo completo: http://www.biblio.liuc.it/liucpap/pdf/288.pdf

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