"

Autore
Stammati, Sergio

Titolo
Il principio di sussidiarietà fra passato e presente.
Periodico
Diritto e società
Anno: 2011 - Fascicolo: 2/3 - Pagina iniziale: 337 - Pagina finale: 427 - Parte: SAGGI

Il lavoro, nella sua prima parte, ricostruisce la vicenda del principio di sussidiarietà nel corso del periodo liberale e di quello autoritario della storia italiana includendovi le scandite prese di posizione delle encicliche papali in entrambi i periodi, nutrite di cultura francese alla fine dell' 800 e di cultura tedesca negli anni'30 del ' 900 e intonate ora in senso più centralistico in funzione di rimedio alla sterilità sociale dello Sato liberale, ora in senso più liberale (ma non senza scivolate filo corporative) in funzione di argine all'invadenza dello Sato autoritario. Quasi in un intermezzo il lavoro si sofferma sulle svolte dell'esperienza costituzionale tedesca ( e di scorcio di quella austriaca di Dolfuss), dal periodo di Weimar all'esperienza intellettuale degli ordoliberali nel periodo hitleriano, che si afferma, dopo la conclusione del conflitto mondiale, nell'economia sociale di mercato diretta dal ministro dell'economia e poi cancelliere Ludwig Erhard. Prima di discutere la tardiva riflessione italiana il lavoro riserva qualche spazio al ramificato dibattito concettuale originato dall'innesto del principio di sussidiarietà , prima nell'atto Unico europeo , quindi definitivamente nel Trattato di Maastricht. La tardiva insorgenza del dibattito italiano sul principio è illustrata ripercorrendo le principali prese di posizione che hanno preceduto la riforma costituzionale degli anni 1999-2001, e poi gli andamenti della giurisprudenza costituzionale, troppo debolmente assistita dal legislatore nella funzione di attuazione della riforma, nell'opera di messa a punto delle competenze rispettive di Stato e Regioni relativamente al potere legislativo e delle competenze autonomistiche, regionali e statali relativamente al potere amministrativo. Secondo l'autore il disegno costituzionale complessivo, ispirato al principio di sussidiarietà , non è riuscito a trovare l'applicazione forte alla quale aspirava, né sul piano della ripartizione delle competenze legislative , al quale sembrava dove restare estraneo, né su quello della ripartizione delle competenze amministrative , sul quale sembrava dover esser dominante, specchio, quella esposta , di una contrapposizione che riveda l'indecisione irrisolta del c.d. federalismo italiano fra filo regionalismo e filo municipalismo . Per opposte ragioni, esposte nel testo, il principio di sussidiarietà non ha giocato un ruolo significativo, né nel campo nel quale è riuscito a inserirsi attraverso il congegno della " chiamata in sussidiarietà", né, per la fragilità delle istituzioni comunali , in quello che doveva essere il suo. Nella parte conclusiva il lavoro discute criticamente quelle che gli sono sembrate le principali, opposte, tesi relative al principio di sussidiarietà orizzontale, talune troppo scettiche ,talaltre eccessivamente entusiastiche. Pur aderendo alla tesi dell'immediata applicabilità dell'art.118,IV comma cost., l'autore ritiene che siano necessarie distinzioni che frenino le tendenze a dilatarne ingiustificatamente l'applicazione.



SICI: 0391-7428(2011)2/3<337:IPDSFP>2.0.ZU;2-A

Esportazione dati in Refworks (solo per utenti abilitati)

Record salvabile in Zotero

Biblioteche ACNP che possiedono il periodico