Autore
D'Atena, Antonio

Titolo
La revisione della Costituzione tra maggioritario e sindrome delle grande riforma.
Periodico
Diritto e società
Anno: 2011 - Fascicolo: 1 - Pagina iniziale: 23 - Pagina finale: 35 - Parte: SAGGI

L'autore, dopo aver richiamato l'elaborazione in Assemblea costituente dell'art. 138 Cost. , evidenzia la debolezza della rigidità della Costituzione italiana, che può essere modificata anche a maggioranza assoluta (senza raggiungere , quindi , la maggioranza qualificata dei due terzi ). Egli mette in evidenza che il correttivo previsto - il referendum confermativo - non è idoneo a sottrarre ( o , più esattamente, a sottrarre sempre) alla maggioranza politica la disponibilità della Costituzione: essendo verosimile che una maggioranza parlamentare che goda il consenso nel corpo elettorale trascini sulle modifiche alla Costituzione da essa approvate in Parlamento la maggioranza degli elettori. L'autore mette anche in luce che questa " debolezza" è accresciuta da quattro circostanze: l'avvento di partiti " leaderistici" (o personali) ; l'introduzione di un sistema elettorale maggioritario con premo di maggioranza , che consegna la maggioranza politica a coalizione affermatosi in Italia, che conferisce enorme eterogeneità alle maggioranze; la propensione per le grandi riforme costituzionali. In conclusione l'autore avanza alcune proposte: la riforma del procedimento di revisione della Costituzione , con previsione della necessità , in ogni caso, della maggioranza dei due terzi dei membri di ciascun Camera; la modifica del pessimo sistema elettorale vigente; il superamento dell'attuale bicameralismo perfetto, mediante la creazione di una Camera rappresentativa delle Regioni ( ed eventualmente delle autonome) ; la ulteriore razionalizzazione della forma di governo parlamentare, mediante l'introduzione della sfiducia costruttiva , il mantenimento della figura di un Presidente della Repubblica nel ruolo del garante.



SICI: 0391-7428(2011)1<23:LRDCTM>2.0.ZU;2-W

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