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Autore
Midiri, Mario

Titolo
Corte, organi politici, giurisdizione
Periodico
Diritto e società
Anno: 2008 - Fascicolo: 4 - Pagina iniziale: 583 - Pagina finale: 606

Rafforzatasi sul piano strutturale con la piena garanzia della sua posizione d'indipendenza, la Corte costituzionale ha tratto linfa vitale dall'interrelazione con i giudici comuni: indicando ai giudici la strada dell'interpretazione adeguatrice, la Corte valorizza il loro ruolo nel processo di attuazione costituzionale. Con la crisi di bilancio e l'adozione di misure legislative che rimodulano le prestazioni pubbliche, si richiede alla Corte un controllo di ragionevolezza e l'adeguatezza sulla ponderazione degli interessi effettuata in sede legislativa. Segni di cautela emergono nel filone delle pronunce d'inammissibilità per discrezionalità del legislatore e poi nelle sentenze "additive di principio", di per sé non auto applicative, ma fruite dal giudice di merito per porre rimedio all'eventuale, perdurante omissione legislativa. Anche nello scrutinio delle leggi d'interpretazione autentica, ove si pone la questione dell'affidamento, la giurisprudenza costituzionale appare ove si pone la questione dell'affidamento, giurisprudenza costituzionale appare prudente al fine di non precludere interventi di razionalizzazione normativa e di contenimento della spesa, ma con il limite della salvaguardia del giudicato. Viene in rilievo infine un'istanza di cooperazione dei pubblici poteri affinché gli indirizzi giurisprudenziali possano stabilizzarsi ed equilibrarsi. Da noi manca un quadro soddisfacente di informazione e interazione; lo sviluppo ordinato dell'ordinamento presuppone invero invero linee-guida condivise sul ruolo dei poteri in gioco e regole di correttezza nell'esercizio delle attribuzioni.



SICI: 0391-7428(2008)4<583:COPG>2.0.ZU;2-3

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