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Autore
Midiri, Mario

Titolo
Prassi e consuetudini nella giurisprudenza della Corte costituzionale
Periodico
Diritto e società
Anno: 2007 - Fascicolo: 2 - Pagina iniziale: 583 - Pagina finale: 617

L'azione dei soggetti politici nutre la dinamica istituzionale, ed anche la Corte costituzionale ha dato rilievo ai comportamenti invalsi nella sfera dei soggetti interessati. Fino ad evocare la consuetudine per specificare o integrare il parametro di giudizio: sentenze nn.129/1981 e 7/1996. Queste due pronunce, però, non segnano un indirizzo univoco della Corte. Diverso spirito si coglie nella sentenza n.200/2006 dove i rapporti tra i due poteri in conflitto - Presidente della Repubblica e Ministro della giustizia - sono definiti sulla base della ricostruzione del sistema operata dalla Corte, senza "appoggiarsi" alla prassi. L'esame dei casi dimostra, invero, che l'appello alla prassi varia a secondo dei contesti e segue diversi luoghi argomentativi. In motivazione, i dati extratestuali figurano quali argomenti concorrenti, gambe di una sedia e non anelli di una catena . Il ricorso alla prassi consolidata da parte del giudice costituzionale si rivela infine uno strumento di consenso , perché tiene in vita un relais fatto di esperienza che si assume comune fra i soggetti costituzionali.



SICI: 0391-7428(2007)2<583:PECNGD>2.0.ZU;2-Y

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