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Autore
Stancati, Paolo

Titolo
Lineamenti evolutivi della libertà di manifestazione del pensiero e della informazione: rivoluzione mediatica. 'Buona' e 'cattiva' televisione, multiculturalismo, fenomenologia terroristica
Periodico
Diritto e società
Anno: 2005 - Fascicolo: 3 - Pagina iniziale: 313 - Pagina finale: 432

L'evoluzione dei processi tecnologici ha inciso profondamente sugli strumenti della comunicazione, producendo nuove modalità di circolazione delle informazioni oltre che nuovi assetti organizzativi ed economico-gestionali. Il tratto più appariscente di tale trasformazione è rappresentato dall'enorme espansione del pensiero diffuso attraverso i media e, in particolare , da un lato dal fenomeno della convergenza, dall'altro dalla apparizione e pervasiva diffusione di Internet. L'ampliamento dei canali di comunicazione provoca , come effetto immediato, l'arricchimento dell'offerta e delle condizioni del pluralismo, ma introduce altresì , inevitabilmente , rilevati problemi connessi alla dimensione globalizzata della informazione ed alla assai più ardua " governabilità" di tale fenomeno. Da qui una serie di interventi, provenienti dal diritto interno da quello internazionale e da quello dell'U.E., volti ad incidere sul ( e a scongiurare il) " cattivo" uso della comunicazione e informazione globalizzata. Ciò, avendo riguardo innanzi tutto al pensiero eversivo e destabilizzante diffuso dalle organizzazione terroristiche, ma anche a quello - " nocivo" - veicolato attraverso i vecchi e nuovi media e riconducibile alla " cattiva televisione". In tale ultima prospettiva assumono particolare rilievo - ma, al contempo, destano più d'una perplessità, segnatamente dal punto di vista costituzionalistico e dei presidi garantisti ex art.21 Cost. - gli intenti" protettivi " palesati, specie in sede comunitaria , attraverso quella estesa e pervasiva normazione destinata a confinare il pensiero mediatico ( e , segnatamente, quello pubblicitario) entro limiti sempre più angusti e " controllati". Né andrebbero sottovalutati, ai fini della conversazione dell'originario statuto apprestato dalla Costituzione a garanzia della libertà di pensiero ( nella sua dimensione sostanziale e strumentale), i rischi indotti da una visione " integrata" o sistemica della comunicazione ( genericamente intensa) ; presupposto, peraltro, ormai fatto proprio dallo stesso legislatore ed esplicitato dalla recente " legge Gasparri" per il tramite del cd. SIC ( Sistema integrato della comunicazione). E 'infatti, ala stregua del nuovo modello di comunicazione integrata che si legittima la confusiva conglobazione ( e il conseguente omologo trattamento ) di mezzi strumenti, reti, sistemi trasmissivi la cui simiglianza e liminarità appare opinabile proprio alla luce del diverso regime imposto dalla Costituzione, e che dovrebbero permanere, dunque, distanti e diversamente disciplinati; con particolare riguardo alla ( tuttora obbligata) distinguibilità della radiodiffusione rispetto alle TLC.



SICI: 0391-7428(2005)3<313:LEDLDM>2.0.ZU;2-6

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