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Autore
Romano, Augusto

Titolo
In riferimento alla tutela penale del sentimento religioso in una società pluralista.
Periodico
Diritto e società
Anno: 2002 - Fascicolo: 3 - Pagina iniziale: 435 - Pagina finale: 447

In una democrazia pluralista - caratterizzata da significativi flussi immigratori di persone appartenenti a culture " altre" e scossa da episodi di razzismo e xenofobia - appare necessaria una feconda politica del diritto che garantisca una pacifica convivenza sociale e tuteli complessivamente la libertà di tutti i cittadini a professare una fede religiosa e a celebrarne i culti o anche a non professare alcuna religione. L'ineludibile riforma dei reati penali in materia religiosa, alla luce della gerarchia dei valori che caratterizza la legalità costituzionale - sollecitata da più parti - si inserisce oggi in un clima generale incline verso un nuovo progetto codificativo ;L parte della dottrina- secondo un 'interpretazione del principio di laicità , fondata sul relativismo dei valori e che colloca lo Stato in una posizione non cognitivista- auspica un superamento della tutela penale del sentimento religioso attraverso una generalizzata abolizione delle specifiche disposizioni che lo presidiano, facendo rientrare, tutt'al più, le condotte oggi specificamente sanzionate sotto la tutela delle norme penali ordinarie a difesa di beni comuni. Attraverso una discutibile, equiparazione tra ideologie e fedi - che, per altro, sottovaluta il favor religionis presente nella Costituzione - si verrebbe così a costituire una fictio giuridica , inidonea, a cogliere l'essenza di realtà inassimilabili: il credo religioso, con il suo portato di assolutezza metafisica , e le concezioni filosofiche o politiche, con la loro attitudine ad essere ricondotte dallo Stato di diritto entro l'alveo realistico della dialettica democratica. L'Autore - nel considerare le evoluzioni che il processo di secolarizzazione ha apportato nel diritto penale- ritiene invece, che una concezione della laicità che trascura la specificità e la centralità antropologica dell'interrogativo su Dio non può che suscitate talune perplessità. Disquisendo delle caratteristiche primarie del fenomeno religioso, lo studio - alla luce di una laicità intesa più come metodo che come contenuto - intende argomentare come un ordinamento teso a promuovere l'affermazione del primato dello sviluppo integrale della persona , quale valore in sé, non possa certamente non considerare il fattore religioso un bene giuridico degno di tutela specifica, all'interno dell'organicità del messaggio comportamentale veicolato dal diritto penale.



SICI: 0391-7428(2002)3<435:IRATPD>2.0.ZU;2-W

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