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Autore
Ruotolo, Marco

Titolo
La 'funzione ermeneutica' delle convenzioni internazionali sui diritti umani nei confronti delle disposizioni costituzionali.
Periodico
Diritto e società
Anno: 2000 - Fascicolo: 2 - Pagina iniziale: 291 - Pagina finale: 319

La negazione del valore costituzionale delle norme internazionali pattizie, più volte operata dalla Corte costituzionale italiana, non implica che esse non possano concorre ad una più adeguata interpretazione della stessa Carta costituzionale. Anzi, la " funzione ermeneutica" degli accordi o convenzioni internazionali in materia di diritti nei confronti delle disposizioni costituzionali si pone in perfetta aderenza con i principi che ispirano le costituzioni democratiche degli Stati contemporanei, il ci punto di conversione , se non di unificazione e di sostanziale omogeneità, risiede proprio in essi. L'A. prende le mosse dalle condizioni storico - politiche che giustificano la capacità di incidenza del diritto internazionale pattizio " nella stessa interpretazione delle corrispondenti, ma non sempre coincidenti , norme contenute nella Costituzione" e analizza le evoluzioni della giurisprudenza< costituzionale, con particolar riferimento al tema della disciplina dell'uso della propria madrelingua da parte della minoranza linguistica slovena nei procedimenti giudiziari. In questo campo, come in altri, il diritto pattizio sembra assumere qualificazioni differenti, che oscillano fra il riconoscimento di una " funzione ermeneutica" e l'affermazione di una vera e propria capacità di integrazione di contenuti normativi a livello costituzionale. La tendenza che sembra portare verso un'incondizionata attribuzione di " pregevolezza" costituzionale ai contenuti normativi propri del diritto internazionale pattizio viene criticata dall'A. che, nell'ottica della tesi formulabile con l'espressione pacta recepta sunt sevanda, ritiene che siffatta costruzione teorica, lungi dal legittimazione un processo di eterointegrazione a livello costituzionale, induca più che altro a considerare il recepimento come strumento che consente alle norme pattizie di esprimere le proprio virtualità ermeneutiche segnando la direzione della stessa interpretazione costituzionale. Ma questa capacità di orientamento dell'interpretazione costituzionale deve inserisci , secondo l'A., entro la cornice segnata dalle condizioni storico- politiche che ne costituiscono il presupposto. Il saggio si conclude con alcune riflessioni sulle carenze del processo di integrazione europea per ciò che riguarda ala dimensione dei diritti fondamentali e sulla tendenziale dissoluzione del nesso pace- diritti manifestata do recente all'intervento armato in Serbia. L'A. s interroga sul grado di compatibilità di questi processo con la cornice teorica e storico - politica entro la quale si inserisce la fase centrale della codificazione internazionale dei diritti.



SICI: 0391-7428(2000)2<291:L'EDCI>2.0.ZU;2-Z

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