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Autore
Cannizzaro, Salvatore

Titolo
Il piano territoriale paesistico della Regione Siciliana: intenti traditi e mancata valorizzazione territoriale
Periodico
Geotema
Anno: 2018 - Volume: 22 - Fascicolo: 57 - Pagina iniziale: 115 - Pagina finale: 127

La prevalente civiltà urbano-industriale ha indebolito la già precaria convivenza tra uomo e natura e, negli ultimi tempi, ha provocato un marcato deterioramento sia dei territori antropizzati sia di quelli naturali. L’attuale tasso di sfruttamento della terra e di consumo di risorse è ancora eccezionale e richiede solide visioni socio-politiche e programmi di pianificazione, unitamente ad adeguate azioni di gestione del territorio. L’esperienza del governo del territorio nella Regione Sicilia è particolarmente interessante perché è uno straordinario esempio di discrepanza tra buone intenzioni e risultati conseguiti. Inoltre, pur avendo la Regione Siciliana uno statuto speciale con alto grado di autonomia amministrativa, essa è obbligata a conformare le sue leggi a quelle nazionali e agli accordi internazionali, nella gestione e pianificazione territoriale. Negli ultimi decenni del XX secolo, il paesaggio siciliano è stato soggetto a grandi cambiamenti evolutivi e dinamiche territoriali che avrebbero richiesto interventi per la protezione e la promozione dei valori ambientali e culturali. Per questo motivo, nei primi anni Ottanta, la Regione Siciliana ha emanato leggi specifiche al fine di contribuire alla conservazione di determinate aree ambientali. In quel tempo, il quadro normativo era composto da interventi sparsi e non coordinati, principalmente orientati all’imposizione di vincoli ambientali. Inoltre, la consultazione popolare e la partecipazione erano state completamente evitate. Solo in seguito, in considerazione del nuovo orientamento europeo delle leggi ambientali, la Regione Siciliana ha progettato un dettagliato piano paesistico regionale, ma, a causa della complessità delle reti di interessi locali e di una amministrazione lenta e complicata, questo piano non è stato attuato per un lungo periodo. Al contrario, avrebbe potuto essere un’occasione importante per superare l’approccio basato su vincoli statici in favore di una gestione dinamica del miglioramento del paesaggio.



SICI: 1126-7798(2018)22:57<115:IPTPDR>2.0.ZU;2-B
Testo completo: https://www.ageiweb.it/geotema/wp-content/uploads/2019/04/57_13_CANNIZZARO.pdf

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