Autore
Pugliese, Joseph

Titolo
De-anthropocentricising migrant historiography: More-than-human nodes of empire, diaspora and settler colonialism
Periodico
Altreitalie
Anno: 2019 - Fascicolo: 59 - Pagina iniziale: 67 - Pagina finale: 98

Questo saggio presenta un’analisi a più voci delle molteplicità eterogenee e stratificate che sono state dimenticate o soppresse nelle pratiche della costituzione del soggetto diasporico e della memorializzazione storiografica. L’analisi parte da una fotografia di famiglia che io colloco all’interno di forze extra-individuali dell’imperialismo e del colonialismo, allo scopo di realizzare una storiografia migrante decolonizzante, come pratica che rifiuti acriticamente di riprodurre relazioni razziale e asimmetriche di potere con soggetti diasporici all’interno di formazioni coloniali. Allo stesso tempo, provo a turbare l’ordine egemonico dell’antropocentrismo. Nel tentativo di interrompere le restrizioni di questa cornice antropocentrica, utilizzerò due piante – l’agave (Agave Americana) e il fico d’india (Opuntia ficus-indica) – come agenti chiave che mi permetteranno di realizzare una storia migratoria che io definisco deantropocentricizzata. Abstract This essay stages a forensic archaeology of the heterogeneous and layered more-than-human multiplicities that are either forgotten or suppressed in the practices of diasporic subject constitution and historiographical memorialisation. My point of departure for this analysis is a family photograph that I proceed to situate within the extra-individual forces of empire and settler colonialism, precisely in order to realise the practice of a decolonising migrant historiography, as a practice that refuses uncritically to reproduce the racialised and asymmetrical relations of power that inscribe diasporic subjects within settler-colonial formations. Simultaneously, my concern is to unsettle the hegemonic order of anthropocentrism. In my desire to disrupt the strictures of this anthropocentric frame, I will mobilise two plants – the agave (Agave americana) and prickly pear cactus (Opuntia ficus-indica) – as the key agents that will enable me to materialise both a decolonising and what I term a de-anthropocentricising migrant historiography



SICI: 1120-0413(2019)59<67:DMHMNO>2.0.ZU;2-V

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